“Falchi impari dal modello Firenze“. Si è rivolta così, sul tema dei rifiuti, l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini nei confronti del sindaco di Sesto Fiorentino (LEGGI QUI).
Non si è fatta attendere la risposta delle Mamme No Inceneritore che hanno scritto questo post sulla propria pagina Facebook:
Le Mamme No Inceneritore sconsigliano fortemente al Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi di seguire i consigli di Alessia Bettini, assessore all’ambiente del Comune di Firenze.
Firenze modello per la gestione dei rifiuti??! I cassonetti straripano e spesso i rifiuti sono lasciati ai lati, (le svariate segnalazioni e le foto che pubblichiamo lo testimoniano).
Quanto al modello fiorentino vede un’organizzazione con ben 4 sistemi diversi:
1) PORTA A PORTA limitato a pochissime strade;
2) CASSONETTI A CALOTTA (con chiavetta per l’indifferenziato, e gli altri aperti, così che spesso la gente butta nella carta, nell’organico e nella plastica anche l’indifferenziato);
3) CASSONETTI TRADIZIONALI, spesso in cattive condizioni;
4) CALOTTE INTERRATE nel centro storico! Quest’ultimo sistema è costato e costa un’enormità alle casse pubbliche senza incrementare in modo significativo la percentuale di raccolta differenziata di Firenze, che secondo i dati ISPRA è al di sotto del 50%!! Una miseria!
E a fronte di questo scarso servizio paghiamo una delle tariffe dei rifiuti più alta di Italia.
Quindi consigliamo al sindaco Lorenzo Falchi di prendere come esempio le centinaia di Comuni molto più virtuosi che hanno un’altissima percentuale di raccolta differenziata e centri di riuso, con tariffe molto più basse e un sistema che produce soldi e posti di lavoro.
Già… ma questi Comuni, che sono esempi positivi, non mirano a costruire un inceneritore… mirano a creare un sistema virtuoso dove guadagnino tutti, in primis i cittadini. E ce ne sono molti in Italia!
Peccato che Firenze non sia fra questi.