Inceneritore, Giani: “Non ci sono responsabilità specifiche”

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L’intoppo burocratico sull’inceneritore di Case Passerini, al centro di una polemica tra la Giunta toscana e la città metropolitana, “io non l’attribuisco a nessuno. Lo dico per tutti e per nessuno, perché prima di questo atteggiamento della Giunta regionale, la cosa sinceramente che non mi è piaciuta è stata un po’ la superficialità con cui la Città Metropolitana non ha predisposto gli atti per poter procedere alla svelta. Quindi non ci sono responsabilità specifiche“. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.

C’e’ pero’ una questione da porre – ha aggiunto -. La questione più importante è infatti far capire ai cittadini che in tutta Europa gli inceneritori sono nelle grandi città. Quando mi recai a Vienna per un convegno, avevo davanti all’albergo, proprio in pieno centro, quella che mi sembrava una fabbrica. Domandato che cosa fosse, mi venne risposto che era un inceneritore che porta a trasformare con un calore di cinquemila gradi i rifiuti in vapore acqueo, senza nessuna diossina“. Giani ha spiegato di abitare “a Sesto Fiorentino, a meno di un chilometro in linea dal luogo del termovalorizzatore. Ho un bambino di otto anni ed un ragazzo di diciassette anni: sentirete la mia responsabilità nel dire che l’inceneritore non
deve far paura e che quel termovalorizzatore va nel senso del servizio oculato ai cittadini? Vogliamo continuare a portare i nostri rifiuti nelle discariche? Lì si’ che da un punto di vista
ambientale roviniamo la nostra Toscana“, ha concluso.

Ansa

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