“L’arrivo di nuovi clandestini a Calenzano e negli altri Comuni della Piana fiorentina è una spada di Damocle per i nostri territori e per questo ribadiamo la nostra più assoluta contrarietà circa i modi e i tempi di gestione di tale emergenza sia a livello nazionale che a livello locale. Si esprimono così Daniele Baratti, Capogruppo di Forza Italia a Calenzano, Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e Maria Tauriello, Capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino che in queste ore hanno inviato una lettera ricca di considerazioni al Prefetto di Firenze per chiedergli di rivedere la sua decisione di inviare 100 profughi nella zona industriale di Calenzano.
Pur non volendoci sottrarre alle nostre responsabilità di amministratori pubblici, ancorché di opposizione, – hanno scritto nella missiva i consiglieri azzurri – crediamo che lo Stato debba porsi il problema della sostenibilità dello sforzo eventualmente richiesto alle comunità locali, in termini numerici, sociali ed economici. Crediamo ancora che un tema così delicato debba essere frutto di dialogo e di concertazione tra le diverse istituzioni e non già di imposizioni affinché si renda possibile coniugare le esigenze di sicurezza dei nostri concittadini e, al tempo stesso, la richiesta di una accoglienza dignitosa dei migranti.
Siamo consapevoli del fatto che la Prefettura si trovi a dover gestire situazioni in emergenza ma crediamo che i nostri territori periferici, già fragili in origine, siano oltremodo fortemente sacrificati. Appaiono infatti irrisolte da anni le molteplici situazioni di insicurezza e degrado presenti a Sesto Fiorentino: l’occupazione abusiva da parte di oltre 150 persone presso l’ex mobilificio ubicato in via Avogadro che si perpetra dal 2014 è ancora in corso così come la presenza, a soli pochi metri di distanza del c.d. “campo nomadi” abusivo nell’area dell’ex Liquigas. A tutto ciò si aggiunga la difficile situazione di integrazione con la comunità cinese stanziata all’Osmannoro e la presenza regolare del campo nomadi nell’area del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. A Campi Bisenzio corre l’obbligo di segnalare la difficile situazione sociale e la perenne emergenza abitativa testimoniata dall’alto numero di sfratti e l’elevato numero di persone che hanno richiesto la residenza presso la sede comunale. Nondimeno, a Calenzano, assistiamo da anni alla mancanza di misure adeguate atte a contrastare l’annoso fenomeno della prostituzione”.