Continua il tour delle Mamme No Inceneritore alla scoperta di come si comportano le amministrazioni locali e gli organizzatori di eventi, concerti e sagre riguardo ai rifiuti e alla loro diminuzione e/o differenziazione. Dopo Castello e Campi Bisenzio, abbiamo raccolto le molte foto ricevute dalla Festa della Unità organizzata dal Partito Democratico al Parco delle Cascine di Firenze.
Nonostante le dichiarazioni che sarebbe stata una festa attenta alla gestione dei rifiuti e pronta a differenziare il più possibile, abbiamo scoperto e documentato una realtà ben diversa: in tutta la Festa dell’Unità di Firenze non esiste un solo cestino che non sia dell’indifferenziata. Ogni stand aveva uno o più cestini dove la gente poteva e ha buttato di tutto: carta, umido, plastica, salviette, vetro, lattine… TUTTO INSIEME!
Gli unici cassonetti differenziati (solo per plastica/vetro e umido però) erano ben lontani dai luoghi dove si concentrava la gente e si consumava il mangiare e il bere. Inoltre da nessuna parte questi cassonetti differenziati erano segnalati!
Sappiamo che alcuni volontari si sono dedicati a fare la raccolta differenziata in alcuni stand. Un impegno di tutto rispetto, ma che da solo non basta se non c’è un’organizzazione della raccolta dei rifiuti efficiente e funzionale: se al posto dei cestini normali si mettevano dei cestini differenziati (come dovrebbero esserci in tutta la città ma NON ci sono), anche i fruitori dell’evento avrebbero potuto fare la loro parte.
Ci chiediamo come il Sindaco di Firenze Dario Nardella e il suo partito (il Partito Democratico Fiorentino e quello metropolitano), organizzatore della festa, possa ancora dichiarare che sa come si gestiscono i rifiuti durante eventi cittadini. Ricordiamo che un evento molto più grande e complesso, per numeri e grandezza, come l’Expo 2015 di Milano ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata!
Continuiamo a porre alcune domande, che non hanno ancora avuto risposta:
– è così che si pensa di raggiungere il 65% di Raccolta differenziata che Quadrifoglio (e il Comune di Firenze) deve raggiungere per legge?
– è così che si pensa di gestire la raccolta differenziata?
– è questo il livello culturale che vogliamo insegnare alle famiglie e ai bambini che vivono e fanno vivere questi eventi?
– dove finiranno le ceneri, tossiche e non, e i rifiuti/scarti prodotti dall’inceneritore stesso?
Ricordiamo, come già fatto a più riprese, al Partito Democratico Fiorentino, al sindaco Dario Nardella, al Comune di Firenze e a Quadrifoglio spa come in Italia esistono delle società pubbliche che nel gestire i rifiuti hanno già pensato anche agli eventi, e hanno trovato delle ottime soluzioni che addirittura fanno anche risparmiare in bolletta gli organizzatori (oltre a essere rispettose dell’ambiente).
Mamme No Inceneritore