“Le ragioni del No”, è stato questo il titolo del workshop promosso ieri dal Club Forza Silvio “Sesto Azzurra” presso la sala convegni dell’Hotel The Gate al quale è intervenuto il Prof. Saverio Regasto, professore ordinario dell’Università di Brescia ed uno dei 56 giuristi che hanno controfirmato il documento sulla riforma costituzionale che ha illustrato le ragioni del no.
L’incontro introdotto dalla Presidente del Club Stefania Cavaciocchi, dal vicepresidente Vincenzo Iaquinandi e moderato da Diego Crocetti, tesoriere del club, ha consentito al prof. Regasto di effettuare una ricca ed approfondita disanima di tutta la riforma costituzionale promossa dal governo Renzi-Boschi che ha inteso modificare oltre 50 articoli della Carta. “La costituzione così come la sua riforma, ha dichiarato il prof. Regasto, sono e devono essere un patrimonio comune il più possibile condiviso e non espressione di un indirizzo di governo e risultato del prevalere contingente di alcune forze sulle altre. Nel merito il superamento del bicameralismo perfetto e dell’attribuzione alla sola Camera dei Deputati del compito di dare o revocare la fiducia al Governo è stato perseguito in modo incoerente e sbagliato. La riforma configura un Senato estremamente indebolito, privo delle funzioni essenziali per realizzare un vero regionalismo cooperativo. Ulteriormente negativo anche la configurazione di una pluralità di procedimenti legislativi differenziati a seconda delle diverse modalità di intervento del nuovo Senato con rischi di incertezze e conflitti.
Limitare il numero di senatori a meno di un sesto di quello dei deputati; sopprimere tutte le Province, anche nelle Regioni più grandi, e costruire le Città metropolitane come enti eletti in secondo grado, anziché rivedere e razionalizzare le dimensioni territoriali di tutti gli enti in cui si articola la Repubblica non sono modi adeguati per garantire la ricchezza e la vitalità del tessuto democratico del paese. Sembrano invece un modo per strizzare l’occhio alle posizioni tese a sfiduciare le forme della politica intesa come luogo di partecipazione dei cittadini all’esercizio dei poteri, ha continuato il Prof. Regasto.”
Basterebbe far leggere a tutti gli elettori l’art. 70 della riforma costituzionale per persuaderli dell’assoluta esigenza di votare No al referendum costituzionale.
La consultazione referendaria, ha precisato Marco Allegrozzi, Coordinatore comunale di Forza Italia, ha una doppia valenza. Forza Italia, in primo luogo, intende difendere la Costituzione da una riforma che nasce già fallita ed è stata bocciata da quasi tutti i costituzionalisti italiani. Il no al Referendum, tuttavia, rappresenta un no al governo Renzi che sta calpestando i legittimi interessi del Paese e degli italiani.
Noi di Forza Italia, ha concluso Maria Tauriello, Capogruppo in Consiglio comunale, siamo certi che anche a Sesto Fiorentino i cittadini esprimeranno il loro dissenso in modo consapevole verso una riforma che non semplifica il procedimento legislativo, indebolisce l’assetto regionale e attribuisce al Senato funzioni ambigue. Insomma una riforma pasticciata, confusa e non incisiva per la vita del Paese.