Non accenna a placarsi la polemica fra i sostenitori dell’inceneritore (LEGGI QUI) e chi invece osteggia la sua realizzazione. Per il cronista risulta impegnativa anche la scelta del sostantivo (anche termovalorizzatore appare nel vocabolario web della Treccani).
Di seguito il comunicato delle Mamme No inceneritore appena giunto in redazione:
Leggiamo con stupore le dichiarazioni uscite oggi a mezzo stampa in merito alle analisi ante operam.
Innanzitutto dobbiamo chiederci quale sia l’interesse dell’associazione amici della terra nell’inceneritore di Firenze.
Una prima risposta ci viene dalla constatazione che Sergio Gatteschi, Presidente di Amici della Terra Toscana, e’ stato membro dell’Area Ambiente PD Metropolitano di Firenze ed e’ stato Consigliere alla Provincia di Firenze per il Partito Democratico, dal 1994 al 2004.
Inoltre e’ Amministratore Unico Agenzia Fiorentina per l’Energia, una società a capitale interamente pubblico, i cui soci sono la Regione Toscana, Comune di Scandicci, Comune di Sesto Fiorentino, Comune di Bagno a Ripoli, Comune di Tavarnelle Val di Pesa, Comune di Impruneta, Comune di Pian di Sco’, Comune di Rufina, Unione Montana dei Comuni del Mugello e Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve. La Società, tra le altre cose, gestisce il “Servizio di Verifica degli impianti Termici” .
A nostro parere Sergio Gatteschi non dovrebbe presentarsi come cittadino comune, Presidente di una Associazione Ambientalista, peraltro radiata da Friends of the Earth international, ma dovrebbe dichiararsi membro del Partito Democratico e parte di quelle Istitutizioni che premono fortemente per la costruzione dell’inceneritore.
Detto questo ricordiamo che nelle prescrizione dell’autorizzazione integrata ambientale vi era il monitoraggio della qualita’ dell’aria e delle ricadute sul terreno prima dell’apertura dei cantieri.
L’AIA su questo punto parla chiara e detta tempi e modi. Successivi accordi, protocolli e convenzioni devono comunque attenersi a questo atto e Al sue prescrizioni.
Vogliamo quindi semplicemente capire se questo monitoraggio deve essere effettuato, o, se non e’ così, chi, quando e con quale atto ufficiale, ha cancellato queste autorizzazione pensando di poter autorizzare l’apertura dei cantieri senza che tale monitoraggio venisse effettuato.