Prendiamo spunto dalla lettera inviataci da Marcello Massi per invitare i cittadini di Sesto Fiorentino e Calenzano a segnalarci situazioni di disagio che possano essere di interesse generale. Saranno pubblicate su tuttosesto.net
Disavventura di una signora per l’effettuazione di uno screening oncologico alla mammella
“In data 09 settembre u. s., alla Sig.ra S.M. di anni 59 con antenati con precedenti tumorali alla mammella con ricetta S09016Y00835177b, da parte del medico curante erano state prescritte “ ecografia mammaria bilaterale + mammografia bilaterale”.
In qualità di coniuge, mi sono recato dal giorno successivo alla prescrizione, al CUP metropolitano 2-3 volte la settimana per cercare di fissare una prenotazione per l’esecuzione degli accertamenti richiesi alla Sig.ra ma , ogni volta mi è stato risposto che la lista di attesa era chiusa e non era possibile effettuare la prenotazione. Mi sono allora recato all’ ISPO per chiedere delucidazioni e la risposta è stata che come ISPO, mettevano a disposizioni un massimo di circa 300 prestazioni mensili.
In data 14 novembre u. s. mi sono recato nuovamente al CUP metropolitano c/o la così detta “scatola nera” Sestese ed è stata fissata una prenotazione ( codice prenotazione 14111632093) presso l’ Ospedale di Borgo San Lorenzo (ad oltre 50 Km dal luogo di residenza della richiedente la prestazione) per il 31 ottobre 2017 – prima disponibilità.
Nonostante la prevista attesa di ben 351 (trecento cinquantuno) giorni, ritenevo che in fondo la Sig.ra S.M., in considerazione dei numerosi tentativi effettuare per la prenotazione da oltre 2 mesi poteva considerarsi fortunata ma, da un’attenta lettura del foglio di prenotazione, ho scoperto che la prenotazione assegnata era unicamente per una Rx mammografica bilaterale e non per “ecografia mammaria bilaterale + mammografia bilaterale” come prescritto dal medico curante. Tornato per l’ennesima volta allo sportello del CUP e fatto presente il disguido e mi sono sentito rispondere che non sarebbe stato possibile effettuare le prestazioni richieste, congiuntamente in quanto esse non risultavano disponibili in nessuna struttura della provincia di Firenze.
In considerazione che lo screening oncologico è un intervento sanitario di prevenzione cosiddetta secondaria, cioè finalizzata alla diagnosi precoce del tumore o anche delle alterazioni che possono precederne l’insorgenza e che esso si esegue su persone sane, che non presentano disturbi, in fasce di età considerate potenzialmente a rischio di insorgenza ed è rivolto alle donne di età 45 – 74 anni, essendo la Sig.ra S.M. discendente di antenate e di consanguinee con precedenti tumorali alla mammella e nell’età compresa tra i 45 e 74 anni, onde non trascorrere notti insonni, per poter eseguire lo screening richiesto dal proprio medico curante dovrebbe effettuare le prestazioni richieste, a pagamento, presso ambulatori privati?
Questa è la Sanità tanto decantata dall’Assessore alla Sanità Toscana Dott.ssa Saccardi e dal Presidente della Regione Sig. Rossi, che sventolano ai 4 venti la prevenzione sanitaria e che permette la prevenzione e le cure, in tempi certi solo ai cittadini che possono permettersi di eseguire accertamenti diagnostici a pagamento?”
In allegato, copia della prenotazione e richiesta del medico curante
Massi Marcello