Tommaso Parenti ha incantato tutti venerdì 16 dicembre a Sesto Fiorentino, in un Teatro di Colonnata gremito oltre il limite, quando è andato in scena “A ruota della passione”, il suo monologo in cui ha raccontato la vita del sestese che è stato il più grande Ct della Nazionale di ciclismo, Alfredo Martini.
Davanti alle figlie, ai nipoti, a tanti amici, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e tutto lo staff de La Soffitta Spazio delle Arti che ha organizzato la mostra “Alfredo Martini-Il ciclismo”, Parenti ha svelato mille particolari unici partendo dalle storie dei genitori di Alfredo, passando per la sua giovinezza e arrivando agli anni da corridore prima e da commissario tecnico poi.
Regina Famosi, Fortunato Martini detto Pietro, i fratelli, la prima bicicletta, i lavoretti come garzone e in officina, l’amicizia con Fiorenzo Magni, l’incontro con Bartali e Coppi, la sua unica maglia rosa. Poi, finita la carriera agonistica, la ripartenza come direttore sportivo della Ferretti e infine il “grande amore” con la Nazionale durato ben 23 anni e sei titoli mondiali. Ma la sua storia ciclistica continua come supervisore di tutte le Nazionali e con i consigli al grande amico Franco Ballerini che lo va a trovare a casa chiamandolo Alfredone. Ed è immenso il dolore per la sua improvvisa scomparsa durante un rally. Tanti altri sono stati i passaggi intensi della narrazione di Parenti, come la descrizione di quando un amico di Alfredo, correndogli accanto durante un Giro dell’Emilia, gli disse che gli era appena nata la prima figlia, Silvia. Un’ora e mezza densa di sentimenti forti: lotta, passione, amicizia, dolore, amore. Ma sempre, com’era nello stile di Alfredo, senza mai una parola fuori posto…
Al termine della rappresentazione la platea si è spostata dal piano terra all’ultimo piano del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata per godersi la mostra “Alfredo Martini-Il ciclismo” dove sono esposti, sino a domenica 18 dicembre, oggetti unici che raccontano quella stessa storia narrata in teatro.
La Soffitta Spazio delle Arti