Zambini: “Necessario un Piano regolatore del sistema culturale sestese”

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Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Lorenzo Zambini, con una nota che riportiamo integralmente, accusa l’Amministrazione comunale di immobilismo sui temi relativi alla cultura

“Chi si occupa di cultura a Sesto? Il Sindaco? Tomaso Montanari? Guardando le Tombe etrusche chiuse e il silenzio su Palazzo Pretorio è evidente che non lo fa nessuno dei due. Noi porteremo in discussione in Consiglio comunale una interrogazione su Palazzo Pretorio e una mozione sulle Tombe etrusche, ma l’amministrazione batta un colpo” afferma Lorenzo Zambini Capogruppo PD.

“C’è tanto da fare. Prima di tutto costruire un Piano regolatore del sistema culturale sestese, che metta insieme beni e attività culturali, luoghi e funzioni, centro e periferia. Un sistema culturale capace di integrarsi anche oltre i confini di Sesto, invece l’amministrazione Falchi è ferma, anzi peggio: va indietro come i gamberi” continua Zambini.

Nelle sue linee programmatiche, il Sindaco Falchi afferma <<Il Tumulo Etrusco della Montagnola, uno dei manufatti più antichi dell’area fiorentina, dopo la ristrutturazione inspiegabilmente non è ancora aperto al godimento del grande pubblico>>

“Effettivamente è inspiegabile come nei mesi di amministrazione Falchi la Montagnola non sia stata aperta mezza volta. Nei pochi mesi di attività che ho svolto come assessore alla Cultura promuovemmo con forza la programmazione “Sesto e gli Etruschi”: tantissime iniziative, tante aperture della Montagnola, anche notturne con Le Notti dell’Archeologia, e alcune aperture straordinarie della Mula” ha continuato Zambini “era solo l’inizio di un percorso che doveva mettere a sistema il patrimonio archeologico del territorio per valorizzarlo, renderlo accessibile e fruibile, costruendo anche con gli altri Comuni vicini un itinerario archeologico”.

“Silenzio preoccupante anche su Palazzo Pretorio, ormai chiuso da troppi anni. Ricordo che nel percorso partecipativo del Comune del 2015 “La cultura ti mette in Sesto”, fu individuato Palazzo Pretorio come un luogo fondamentale. I sestesi suggerirono che diventasse uno spazio polifunzionale con: un auditorium, un centro espositivo, una saletta da adibire a succursale della biblioteca per l’organizzazione di corsi, per il prestito, un centro giovani, insomma tanti spunti e ottimi suggerimenti. L’amministrazione ci faccia capire come intende muoversi, perché per adesso siamo passati dalle promesse della campagna elettorale ai buon propositi per il 2017 con nel mezzo un immobilismo allarmante” ha concluso il Capogruppo PD.

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