“Questa sentenza rende finalmente giustizia a vittime innocenti della ferocia nazista. Confermando la condanna all’ergastolo per gli ufficiali della Wehrmacht, Erich Koeppe e Helmuth Odenwald, la I Sezione della Corte d’Appello di Roma ha finalmente chiuso una vicenda che si trascinava ormai da troppi anni e ha sancito di fatto il principio che i crimini contro l’umanità non possono perdersi nell’oblio”.
Con queste parole il Sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, ha accolto la notizia della sentenza per la strage nazista del 10 aprile 1944, quando furono trucidati sette civili sestesi in zona Ceppeto, sul Monte Morello, e altri sette nella località di Cerreto Maggio, nel Comune di Vaglia.
Nel pomeriggio di ieri (mercoledì 3 dicembre, ndr), la I sezione della Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna all’ergastolo, emessa in primo grado, a carico di Erich Koeppe e Helmut Odenwald, all’epoca dei fatti ufficiali della Wehrmacht appartenenti alla Divisione corazzata “Hermann Göering”.
Nel 2011 il tribunale di Verona aveva ritenuto i due imputati responsabili del reato di concorso in violenza con omicidio contro privati pluriaggravata e continuata, condannandoli anche al pagamento di una provvisionale di 50.000 euro al Comune di Sesto Fiorentino, costituitosi parte civile insieme alla Regione Toscana, alla Provincia di Firenze e al Comune di Vaglia.
La sentenza era stata annullata dalla II sezione della Corte di Appello del Tribunale di Roma e, dopo l’istanza di ricorso alla Procura militare, presentata dal Comune di Sesto Fiorentino e dalle altre realtà istituzionali, un pronunciamento della Corte di Cassazione aveva disposto un nuovo giudizio in appello.
“Giungere a una sentenza di condanna era un dovere morale – conclude il sindaco Biagiotti –, per un Paese che si fonda sui valori dell’antifascismo e della Resistenza. Un modo per mantenere viva la Memoria e rendere il giusto tributo ai civili trucidati dalla follia nazista”.
Nell’eccidio del Lunedì di Pasqua, il 10 aprile 1944, persero la vita sette cittadini di Sesto Fiorentino (Aurelio Bonaiuti, Olimpio Bruschi, Orlando Bruschi, Angelo Covini, Brunetto Fanelli e Renzo Lamporesi, tutti di età compresa tra i 18 e i 38 anni), rastrellati in una chiesa vicino a Ceppeto, durante una funzione religiosa, e poi fucilati. I loro cadaveri furono successivamente occultati, in modo sommario per impedirne il ritrovamento.
LINK: Il lunedì di Pasqua 1944
Fonte: Comune di Sesto Fiorentino