“I Consiglieri Comunali Biancalani, Fiorino e Piacente lasciano il Partito Democratico.
A portarci a questa decisione è stato il dibattito che ha coinvolto il Partito Democratico nelle ultime settimane. Di fronte alle richieste, legittime della minoranza, di discussione e confronto, il segretario Matteo Renzi ha risposto con la consueta arroganza, accelerando i tempi del Congresso e non permettendo una normale discussione su quella che è stata la propria azione politica e governativa di questi anni, preferendo una rapida conta interna che permettesse una nuova “incoronazione” del leader.
I temi da affrontare sarebbero stati molti, a partire dai prossimi referendum su alcuni aspetti del Jobs Act proposti dalla Cgil; il Jobs Act è stato un provvedimento che ha scavato un solco fra il Partito Democratico e il mondo del lavoro, così come la riforma della Buona Scuola che ha portato allo sciopero della categoria più partecipato di sempre.
Mentre venivano portate avanti queste riforme, il Partito Democratico presentava un’emorragia di elettori in tutte le tornate elettorali, amministrative e regionali e mai si è sentita la necessità di fermarsi a riflettere sul fatto che il PD stesse lasciando per strada il proprio popolo.
Il 4 dicembre scorso da questo punto di vista, è stato eclatante. Anche in questo caso l’arroganza di un gruppo dirigente ha voluto spaccare il paese su una proposta di modifica costituzionale non condivisa innanzi tutto all’interno del proprio Partito ne tantomeno all’interno del Parlamento.
Di fronte a tutto questo ritenevamo normale arrivare a scadenza naturale per organizzare il nuovo congresso, passando attraverso una conferenza programmatica, che avrebbe permesso di identificare meglio la proposta del Partito Democratico e posto alcuni paletti sui temi più sensibili.
Nel frattempo l’azione del Governo Gentiloni avrebbe potuto correggere la rotta su alcuni provvedimenti ed intervenire sul tema della povertà, necessità sempre più sentita nel Paese.
Questo non è stato fatto, minando anche la contendibilità sia della linea politica sia della Leadership.
Non è in questo modo che si tiene unita una comunità, per questo abbiamo deciso di lasciare.
Adesso andremo a costituire un nuovo Gruppo in seno al Consiglio Comunale che possa diventare punto di riferimento anche all’esterno per una nuova stagione di centro sinistra e per la nascita di un nuovo soggetto politico, aperto, largo e inclusivo.
Per quanto riguarda invece l’Amministrazione Comunale, la nostra volontà è di rimanere a sostegno della Giunta Biagioli, visto che avevamo condiviso e condividiamo tutt’ora il programma di mandato. Ci sono ancora sfide importanti da portare avanti, e noi lo faremo, come abbiamo fatto in questi anni, portando avanti con coerenza le nostre idee”.