Da maggio la tomba della Montagnola riaprirà al pubblico. Questo grazie all’accordo di valorizzazione stipulato tra il Comune di Sesto Fiorentino e la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Prato e Pistoia. Non solo perché il protocollo, della durata di due anni, prevede anche la formazione di un percorso archeologico dello Zambra (necropoli di Palastreto, resti dell’acquedotto romano e tomba della Mula).
“Ringrazio il dottor Pessina e la dottoressa Salvini con cui abbiamo costruito il percorso per la realizzazione di questo accordo di valorizzazione – ha detto il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi -. Il Comune sosterrà alcuni oneri per rendere fruibili le visite alla tomba della Montagnola. L’accordo si pone l’obiettivo di valorizzare tutte le realtà archeologiche del nostro territorio lungo lo Zambra.
Le aperture saranno di norma il sabato e la domenica, in più ci saranno alcune aperture legate alle esigenze delle scuole del territorio. Il Comune dovrà effettuare alcuni interventi per rendere fruibili le visite. Si tratta di interventi legati alla cartellonistica esterna, alla sicurezza e alle lastre di vetro contenute nel tumulo. Sono interventi minimali, ma necessari.
L’amministrazione comunale ha, inoltre, l’intenzione di stringere un protocollo d’intesa, che è in stadio avanzato, con l’Università e in particolare con il Dipartimento di Storia del Paesaggio per elaborare dei progetti sulla valorizzazione delle realtà archeologiche del nostro territorio.
Le richieste di visite arrivate all’amministrazione e alla Pro Loco sono davvero tante e non solo da Sesto. Immaginiamo che il calendario sarà affollato, questo è un bene. E’ essenziale la creazione di un sistema turistico-culturale che colleghi la città di Sesto a percorsi anche di carattere metropolitano, valorizzando adeguatamente le tracce di un affascinante passato”.
Ad organizzare le visite guidate sarà la Pro Loco. “La nostra associazione – ha aggiunto il presidente Alessandro Baldi – aprirà la Montagnola, con i volontari che accompagneranno i visitatori, fornendo loro le informazioni. L’accesso sarà dalla scuola Pascoli”.
“E’ la Soprintendenza che deve ringraziare l’amministrazione visto che gli oneri sono soprattutto a carico del Comune – ha concluso il dottor Andrea Pessina della Soprintendenza -. Quest’entusiasmo ci permette di immaginare la creazione di un percorso geografico e temporale. Il tutto nasce da una sinergia tra l’amministrazione statale e quella comunale. Uno dei problemi è far restare aperti i monumenti. Con questo accordo portiamo avanti anche una lezione di educazione civica. Restituire il monumento alla gente che abita in zona è un fatto importante. Questi monumenti sono elementi costitutivi dell’identità di un territorio. La Soprintentendza avrà un ruolo di controllo e di supporto tecnico-scientifico. E’ un accordo importante, se si evolverà bene, coinvolgerà anche dei beni privati. Avere i monumenti chiusi è un peccato, per questo era importante rimettere in moto qualcosa“.
STEFANO NICCOLI