Un anno di Falchi, l’attacco del Pd: “Città completamente ferma, manca progettualità”

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E’ duro, durissimo il commento del Partito Democratico di Sesto Fiorentino sul primo anno di mandato del sindaco Lorenzo Falchi. 365 giorni caratterizzati dall’immobilismo e dalla mancanza di progettualità.

Dal nostro punto di vista sottolineiamo una città completamente ferma caratterizzata da tagli, multe e buoni video che il sindaco produce – ha detto il capogruppo Lorenzo Zambini -. Nei video racconta una Sesto viva, che funziona, in realtà si nota preoccupazione perché l’amministrazione ha tagliato settori sensibili come il sociale, la cultura e i trasporti. Per incassare un po’ di soldi ci sono 5 milioni di multe. Anche la questione 18 è ancora morta, una parte di cittadini è costretta ad andare a piedi o a prendere il mezzo privato. Parliamo di città immobile in riferimento al centro cittadino, tema dibattuto da tutte le forze politiche in campagna elettorale. Palazzo Pretorio è sparito dai radar. Sulla Lucciola il sindaco parla di project. Spero non sia quello dell’unico anno in cui siamo stati in carica. Mi auguro abbia elaborato un altro piano visto il suo atteggiamento su quella amministrazione. Sulla ztl non dico che faccia una scelta piuttosto che un’altra. Dico di avere un’idea su quello che vuole fare. Penso al sistema della sosta, anche su questo punto di vista non conosciamo le intenzioni dell’amministrazione. Non avere nemmeno un’idea è inquietante. Parlo anche di “Svuota la cantina”: per sbagliarla ci vuole impegno. L’hanno piazzata a giugno, hanno fatto sciogliere 700 partecipanti vista la calura e per di più era in concomitanza con quella di Campi Bisenzio. Questione Fiera di Primavera. La cosa inquietante è che è stata riproposta la vecchia versione, tra l’altro peggiorata. La trovata è stato cambiare il nome e non formulare una nuova fiera. Si puà parlare di vitalità o slancio su Facebook, ma all’atto pratico non è questa la realtà. Sono bravi in un racconto che non c’è. Ricordo anche che il Polo di Doccia era un pezzo del programma di Falchi, ma anche quello è sparito dai radar. Falchi rivendica il bando periferie che porta tre firme: governo Renzi, città metropolitana guidata da Nardella e amministrazione Biagiotti. E poi rivendica l’apertura del tumulo della Montagnola come fatto straordianrio, ma riaprirlo è la normlità. Nel mio primo anno l’aprimmo venti volte. La Mula non c’è più. Questo festeggiamento è particolare. Capitolo rifiuti: mi ricordo foto che ritraevano protocolli firmati con Ercolini e Quercioli. Sul porta a porta, sulla tariffa puntuale non se ne vede l’ombra. Le aspettative erano elevate. Ero curioso di capire quali fossero tutte queste stretegie da mettere in campo. Anche il mercato di Colonnata è sparito dalla discussione. La nostra mozione è stata approvata, ma continua ad esserci silenzio di tomba. Sul circolo di Quinto Basso il presidente Sacconi sembrava dovesse rendere indietro le chiavi, invece è calato anche qui il silenzio. Come Pd abbiamo cercato di fare un’opposizione che guardasse agli interessi del territorio. Sulla vicenda Ginori il nostro è stato un atteggiamento di dialogo con i sindacati, abbiamo partecipato a tutte le manifestazioni accanto ai lavoratori. Su tutte le grandi questioni il nostro è stato un atteggiamento di forte attenzione a Sesto“.

L’amministrazione Falchi non ha significato quel rinnovamento che sbandierava – ha aggiunto la consigliera comunale Sara Martini -. Falchi dice che i bandi in fase preliminare erano due. In realtà si parla di tre parogetti, di cui uno definitivo, cioè quello relativo alla scuola Cavalcanti. I progetti sulla scuola De Amicis e Balducci erano in fase preliminare e nel 2015 entrarono nella graduatoria regionale di edilizia scolastica. I tagli sono stati grossi. Falchi continua a parlare del 18 come fantomatica promessa di Nardella, ma in realtà manca la cifra del Comune di Sesto per il ripristino. La Lucciola è in stand by: mi sorgono delle preoccupazioni. Nel piano d’alienazione approvato per quest’anno è prevista l’alienzione del centro per le famiglie “Il Melograno”. La risposta è stata che a brevissimo quegli spazi sorgeranno all’interno de La Lucciola, ma non abbiamo le coordinate circa il suo recupero.
Anche sulla legalità del territorio c’è preoccupazione. In Consiglio comunale abbiamo sempre ricevuto risposte vaghe circa il presidio no aeroporto e no inceneritore. Il sindaco è custode giudiziario di quell’area sottoposta a sequestro. Nonostante ciò le persone continuano a portar avanti delle attività“.

Mi voglio concentrare su Villa Solaria. Dopo un anno è ancora nello stesso stato di prima – ha concluso il consigliere Marco Calzolari –. Falchi aveva promesso che, se avesse vinto il ballottaggio, entro i primi cento giorni avrebbe reso il parco di nuovo fruibile. Passato questo arco di tempo abbiamo chiesto all’assessore perché la situazione non fosse cambiata. L’assessore Bicchi ci ha detto che avrebbe riaperto a primavera.Il 19 aprile l’assessore ha annunciato che il parco sarebbe stato riaperto entro un mese. Siamo alle porte dell’estate, ma la situazione è sempre la stessa. C’è una mancanza di progettualità per la città. Le promesse sono tante. Dopo un anno siamo ancora al nulla“.

STEFANO NICCOLI

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