Il dirigente della Sestese rischia grosso: denuncia in arrivo, poi c’è il Daspo

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Gli agenti del commissariato di Sesto, diretto dalla dottoressa Rossana de Spirito, hanno proceduto già ieri mattina a identificare compiutamente il giovane dirigente della Sestese che ha colpito con un pugno Andrea Gioli, 30 anni, uno degli allenatori della Cattolica Virtus, nel corso di una partita disputata a Sesto Fiorentino tra ragazzi della categoria giovanissimi regionali (il girone è l’A), al limite dei 14 anni. Esaurito questo adempimento, il fascicolo passerà alla divisione anticrimine della Questura, diretta dal vicequestore aggiunto Fabio Valerio Pocek. L’ufficio di via Zara si attiverà per aprire la procedura Daspo, acronimo di divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Oltreché dall’autorità giudiziaria a seguito di sentenza, il daspo è infatti emesso dal questore. La casistica prevede espressamente, tra gli altri punti, che sia perseguibile’ “chi abbia preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive o che abbia, nelle medesime circostanze, incitato, inneggiato, o indotto alla violenza”. Ricorre questa situazione in ordine all’episodio accaduto a Sesto Fiorentino? Valuterà la questura.

In premessa occorrono alcune precise condizioni per rendere il Daspo ineccepibile, pena l’annullabilità del provvedimento. Contro il quale la persona colpita può comunque ricorrere. Dev’essere appunto rilevata l’identità certa della persona da sottoporre a Daspo; ciò tramite documento di riconoscimento, interrogazione all’anagrafe comunale, fotosegnalamento. Il verbale di dichiarazione sull’identità personale viene quindi unito alla proposta di emissione del Daspo. Considerata anche la “pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica del soggetto interessato in riferimento all’accesso a manifestazioni sportive o ai luoghi connessi alle stesse”.

Condizione, questa, che deve essere “ben motivata, soprattutto nel caso in cui sia prescritto anche l’obbligo di presentazione dell’interessato all’ufficio di Ps”. Un obbligo questo (eventuale) che deve essere convalidato dal gip. Intanto, al di là della proposta di Filippo Giusti, presidente della Sestese, uno dei club più importanti del panorama regionale dei Dilettanti (“Un terzo tempo all’insegna dell’amicizia e della riconciliazione”) Gioli deciderà se avanzare querela o meno contro il dirigente rossoblù. La prognosi dei sanitari di Careggi, dove il 30enne Gioli si è fatto visitare, medicare e refertare, è lieve, sui 2-3 giorni; ampiamente sotto la soglia della procedibilità d’ufficio (20 giorni) da parte delle forze dell’ordine. Una contusione, considerata alterazione anatomica e funzionale anche in caso di tre giorni di prognosi, costituisce comunque malattia (Cassazione, sezione V, sentenza del 2010).

Fonte: La Nazione

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