“Il grande bluff“, il titolo del libro bianco di Fabrizio Muscas sulla disunità che regnerebbe all’interno del Pd sestese, ha fatto e farà ancora parlare di sé. Nella sua opera, il candidato sindaco per il Movimento Sesto 2014 spiega come il Pd punti a far perdere al primo turno Sara Biagiotti, appoggiando Maurizio Quercioli di Sel (leggi qui). Non si è fatta attendere la risposta del segretario democratico Camilla Sanquerin (leggi qui). C’è un nuovo “episodio” di questa disputa. Nella giornata di martedì 20 maggio, infatti, ha parlato Sara Bosi, consigliere comunale uscente del Pd e candidata nella lista Sesto 2014: “Rispetto alla mia posizione contraria al termovalorizzatore, si meraviglia che finora non abbia manifestato la mia posizione critica nelle assemblee del partito. Ma di cosa stiamo parlando? Il Pd a Sesto negli ultimi anni non ha organizzato assemblee né su questo tema né su altre questioni fondamentali per la città. Queste ed altre decisioni sono state prese dai ‘soliti noti’ con ratifiche date per scontate, emarginando chi esprimeva dubbi o dissenso. Quanto alla coerenza, certo, questa è fondamentale quando si parla di valori. Ma di fronte a scelte tecnico-politiche come quella relativa alla realizzazione di un termovalorizzatore, in un contesto in rapida evoluzione che ci offre soluzioni sempre più avanzate, sarebbe da sciocchi rimanere coerenti. Sanquerin farebbe meglio a guardare alle stridenti contraddizioni in seno alla coalizione che sostiene Sara Biagiotti“.
STEFANO NICCOLI