La Regione – scrive La Nazione – ha avviato un procedimento di diffida nei confronti di Alia per i cattivi odori provenienti dall’impianto di selezione e compostaggio rifiuti di Case Passerini che, nei mesi estivi, sono stati particolarmente forti con notevoli disagi per i residenti della Piana, in particolare a Sesto e Campi.
L’atto è conseguente al sopralluogo effettuato recentemente dall’Arpat nell’impianto, dopo le tante segnalazioni giunte alla stessa agenzia regionale, che aveva fatto emergere “inottemperanze a prescrizioni gestionali determinanti emissioni odorigene diffuse provenienti dall’impianto“. Dopo le verifiche, l’Arpat aveva chiesto alla Regione l’emissione di provvedimenti urgenti nei confronti dei gestori dell’impianto. Da qui l’avvio del procedimento di diffida che si riferisce, in particolare, a due aspetti: lo stoccaggio dei rifiuti e la diffusione delle maleodoranze dovuta anche al fatto che, durante il sopralluogo, i portoni della struttura sono stati trovati aperti mentre le lavorazioni dovrebbero essere sempre effettuate al chiuso.
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