No alla Bolkestein, la direttiva ammazza ambulanti.
Noi di Forza Italia, ad ogni livello istituzionale, ci battiamo da tempo per tutelare la categoria del commercio al dettaglio su aree pubbliche ed ora è tempo di passare all’azione. Occorre un intervento deciso del governo italiano, non si può disconoscere il ruolo storico svolto dagli ambulanti.
Esordiscono così Maria Tauriello, Capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino e Paolo Gandola, Capogruppo azzurro a Campi Bisenzio che aggiungono: I gruppi di Forza Italia al Senato e alla Camera dei deputati hanno dialogato a lungo con il governo, per scongiurare la deprecabile applicazione della direttiva Bolkestein che vorrebbe imporre una gara pe tutti gli ambulanti dei mercati con la prospettiva che operatori della finanza, fondi di investimento e gruppi di interesse facciano man bassa ,di quelle piccole attività commerciali che, oltre ad essere fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, fanno ormai parte della nostra cultura e della nostra tradizione. In Parlamento Forza Italia ha presentato una mozione che impegna l’esecutivo Gentiloni ad adottare le iniziative necessarie per una diversa applicazione della direttiva. Identico ordine del giorno sarà presentato anche nei Consigli Comunali di Sesto e di Campi visto che la questione coinvolge anche ambulanti dei mercati dei due Comuni della Piana e risulta urgente affrontare la vicenda circa l’uso degli spazi dei nostri mercati cittadini, aggiungono Tauriello e Gandola.
Per quanto riguarda i nostri territori, precisano ancora Tauriello e Gandola, a Sesto fiorentino sono circa 160 gli operatori del mercato mentre a Campi Bisenzio risultano in essere 119 concessioni di cui 13 per gli ambulanti del mercato di Capalle, 21 per quello di San Donnino e 85 per gli operatori che attualmente operano al mercato del capoluogo.
Tutto ciò rappresenta l’ennesimo passaggio di una battaglia che Forza Italia porta avanti da anni a difesa di una categoria molto importante per la nostra economia regionale ed italiana, colpita da una direttiva che applicata in modo sordo e cieco non riconosce la nostra storia, la nostra cultura ed i nostri diritti. L’ordine del giorno, ricalcante la Mozione presentata in Parlamento, chiederà al Sindaco ed alla Giunta di chiedere al governo «ad assumere iniziative per ottenere, nell’ambito della direttiva Bolkestein, una deroga in favore delle concessioni per il commercio al dettaglio su aree pubbliche in modo da escluderle dall’applicazione della direttiva 2006/123/CE, anche alla luce del fatto che tali concessioni si configurino più come “beni” che come “servizi”.
Una regolamentazione così stringente, concludono Tauriello e Gandola, soffocherebbe l’intero settore. In una fase nella quale occorre rilanciare l’economia del Paese, l’applicazione della Bolkestein appare come una gabbia iniqua e discriminatoria.