Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma Massimo Mancini e Americo D’Elia, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle rispettivamente a Campi Bisenzio e a Calenzano:
“Mentre ieri andava in scena l’ennesimo teatro al campus universitario di Calenzano, alla presenza di esponenti di spicco del Partito Democratico e della sinistra nazionale, regionale e locale, per parlare di emergenza casa, due famiglie a Calenzano nelle stesse ore stavano per essere messe in strada con tanto di ufficiale giudiziario e fabbro pronto a cambiare la serratura. Due famiglie, una con tre bambini minori ed una con un solo bambino minorenne.
Nuclei familiari collocati a Calenzano nel 2015 dal Comune di Campi Bisenzio tramite alcune convenzioni con la società della salute, dove il presidente è il vice sindaco di Calenzano Enrico Panzi moderatore della serata di ieri.
A Campi Bisenzio l’emergenza abitativa è forte e l’amministrazione pare ancora non aver compreso il disagio sociale in costante aumento ma ancor più grave è la totale mancanza di interesse per il tema. A Calenzano in due anni non è mai stato concesso loro di poter prendere la residenza nonostante la dimora da oltre 2 anni evitando così che il problema passasse a Calenzano.
Ieri i consiglieri comunali del M5S Mancini Massimo e D’Elia Americo, rispettivamente dei Comuni di Campi Bisenzio e di Calenzano insieme ad alcuni attivisti, sono stati impegnati più di tre ore a Calenzano per scongiurare uno sfratto esecutivo da una struttura messa a disposizione dalla Società della Salute tramite un convenzione con una cooperativa che si doveva occupare di questa emergenza.
Fatto sta che da anni nessuno paga più per queste persone e la cooperativa ha ottenuto una sentenza esecutiva di sfratto. Solo il nostro intervento fisico ha fatto rimandare di alcune settimane lo sfratto (lo sfratto è stato rimandato alle 9 del 23 novembre, ndr). Per almeno una famiglia pare sia stata trovata una sistemazione a Campi ancorché, a nostro avviso, non adeguata alla situazione.
39 mq da dividere in tre, ci viene da dire che in carcere avrebbero più metri a disposizione.
L’altra famiglia composta da padre, madre e tre minori a giorni rischia di esser messa in strada a causa della mancanza di strutture per emergenza abitativa. A noi del M5S questo appare quanto mai grottesco continuare a discutere tra politici ed avere situazioni del genere a casa propria senza avere la forza ed in questo caso specifico la volontà di risolverlo. Appare evidente che non vi è alcuna contezza del problema né una visione a medio/lungo termine. Con questo modo di fare i problemi escono dalla porta e rientrano dalla finestra“.