Comune e parrocchia San Martino: firmato il protocollo per la riqualificazione dell’area ex Giuseppini

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Il Comune di Sesto Fiorentino e la parrocchia di San Martino hanno approvato un nuovo schema di protocollo d’intesa per la riqualificazione dell’area “ex Giuseppini” compresa tra piazza della Chiesa, via Savonarola e via della Tonietta.

Una vicenda, questa, che va avanti da molti anni e che ha portato, nel luglio 2011, alla firma, tra l’amministrazione guidata da Gianni Gianassi e la parrocchia, di un protocollo che stabiliva la realizzazione di un complesso residenziale, di un’ampia area verde e di un parcheggio pubblico. Sul retro della pieve di San Martino sarebbero dovuti sorgere trentacinque alloggi per un totale di 1.800 metri quadrati di superficie utile lorda, di cui 1.200 di residenza libera e 600 di residenza sociale. Il finanziamento regionale, concordato con la CEI, era di un milione e duecento mila euro. Il Piano di Recupero, però, non fu mai attuato. A distanza di sei anni ecco la svolta con la firma di un nuovo protocollo che, di fatto, annulla quello precedente.

La parrocchia di San Martino manterrà due abitazioni da utilizzare a beneficio di categorie socialmente svantaggiate, sedici saranno cedute alla Cooperativa “Case di San Bartolo” s.c.a.r.l.

Anche nel nuovo protocollo sono previsti 1.800 mq di residenza sociale. Finalmente arriviamo in fondo a questo percorso in condizioni migliori per la città. Nel primo regolamento urbanistico la percentuale destinata al sociale era del trenta per cento, adesso è del cento per cento – ha detto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Damiano Sforzi -. Viene rimesso a posto un quadrante centrale della città. Sono previsti anche uno spazio di verde pubblico di settecento metri e un parcheggio di duecento metri con nove posti. I tempi? La modifica della convezione urbanistica sarà portata nel Consiglio comunale di dicembre, successivamente saranno approvate le opere pubbliche. Entro l’estate potranno iniziare i lavori, non appena avremo ottenuto i permessi a costruire”. 

Ci sono stati approcci consistenti. Crediamo che la Cooperativa riesca a saturare le disponibilità entro breve“, ha aggiunto Gabriele Casprini.

Siamo contenti di essere arrivati a questo accordo che permette di valorizzare la porzione di terreno – ha concluso don Daniele Bani della parrocchia di San Martino -. La parrocchia è proprietaria del terreno dove gli equilibri sono complessi. Da una parte ci sono le esigenze della parrocchia con lo spazio pastorale, dall’altra c’è l’esigenza di tirare fuori il capitale per realizzare l’investimento. Questa operazione sta in piedi senza i fondi pubblici, a differenza di quanto previsto nel protocollo d’intesa del 2011. Rispetto al precedente progetto, la parrocchia perderà una parte di terreno, ma ci guadagna in spazi, investimenti e, soprattutto, in relazioni sociali che poi è la nostra vocazione”. 

STEFANO NICCOLI

 

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