191 anni dalla nascita di Carlo “Collodi” Lorenzini e non sentirli: è questo il commento unanime di quanti non hanno fatto mancare la propria presenza alla tavola rotonda voluta dall’Associazione Pinocchio a casa sua per commemorare la ricorrenza. Circa trentacinque persone in rappresentanza di una ventina di associazioni si sono ritrovate all’interno di Villa Gerini per pensare, tutte insieme, come poter valorizzare i luoghi, tra Castello, Peretola e Sesto Fiorentino che gli studiosi, ormai unanimemente, dicono aver ispirato il Collodi nella realizzazione del suo Pinocchio. Rappresentanti dell’Osservatorio di Castello, delle case del Popolo di Castello e Colonnata, degli Amici di Doccia, della Legambiente fiorentina, fino ai Lions Firenze, alla Pro-Loco di Sesto Fiorentino, alla Biblioteca comunale sestese, al Comitato del Risorgimento fiorentino, tanto per fare qualche esempio, hanno avuto la possibilità di far sentire il proprio punto di vista.
Alla fine tanto entusiasmo per l’iniziativa proposta: quella di creare un museo diffuso sul territorio, che grazie anche alla presenza dell’Associazione Pinocchio a i’ Pinocchio proveniente da San Miniato Basso, si è voluto sottolineare che dovrebbe travalicare i confini dei due comuni, fiorentino e sestese, per raggiungere un livello almeno di città metropolitana se non toscano.
“Abbiamo avuto molto piacere che in tanti si siano mossi per venire a dare il sostegno alla nostra iniziativa – commenta il presidente dell’Associazione Pinocchio a Casa sua Giuseppe Garbarino – anche se dobbiamo, purtroppo, sottolineare come siano invece mancate le istituzioni che pure avevamo invitato, perché impegnate altrove. È stato un peccato perché non hanno toccato con mano l’entusiasmo che si è registrato durante la tavola rotonda: un sentimento che contiamo a breve di far conoscere loro. Primo obiettivo che pensiamo di affrontare come associazione è quello di rendere operativo il Comitato dei luoghi di Pinocchio, che ad oggi è poco più di una pagina su internet e un profilo su Facebook per far confluire insieme tutte le forze che in questi giorni non hanno mancato di dar il loro sostegno, compresa la Fondazione Salvatore Cipolla che da Calenzano, pur assente, ha pensato di dare il proprio appoggio scritto”.
Ma altri sono gli obiettivi messi in luce: incrementare soprattutto sul territorio sestese, visto che su Firenze tanto è già stato fatto, il connubio tra le varie esperienze associative pinocchiesche e le scuole, trovare un interlocutore regionale che possa promuovere i “Cammini di Pinocchio” attraverso iniziative di ampio respiro, reperire le forze necessarie per il lavoro di coordinamento necessario a far sì che le varie associazioni in campo non si sentano isolate, fino ad arrivare ad una riunione almeno bimestrale che faccia il punto della situazione. Senza dimenticare di rendere sempre più solidi alcuni punti cardine già presenti sul territorio, come il Punto Pinocchio librario all’interno della biblioteca comunale sestese, la mostra permanente a tema all’interno della Villa Gerini, che, novità, potrebbe a breve essere integrata da un’ulteriore sezione che la Casa di Popolo di Castello sarebbe pronta a mettere in opera. In attesa poi che anche il Museo di Doccia veda la parola fine alla sua odissea. È stato infatti ricordato, dagli Amici di Doccia, come l’acquisizione dell’immobile da parte dello stato sia ad un punto di svolta, anche entro la fine del mese, a cui dovrebbe poi seguire quella dell’intera collezione.
Associazione Pinocchio a casa sua