La campagna elettorale a Campi Bisenzio è ormai aperta e lo si deduce dalle dichiarazioni che a giorni alterni si susseguono attraverso le pagine dei quotidiani e nei profili social dei due competitor già in campo, ossia il sindaco uscente Emiliano Fossi e Adriano Chini, candidato dell’Associazione FareCittà, nata il 18 settembre di due anni fa, di cui è presidente. Sinceramente “ci saremo rotti i cognomi” di lavorare soltanto sulle persone e lo affermiamo dopo aver più volte, invano, fatto appello alle forze politiche e civiche per incontrarci fuori dai riflettori, al fine di intraprendere un reale percorso di rinnovamento della politica campigiana. Appello lasciato sempre cadere e accolto improvvisamente quasi allo scadere del termine, a giochi, ma soprattutto nomi, già fatti. Prima di parlare di nomi, avremmo dovuto confrontarci su quei temi fortemente impattanti sulla vita dei cittadini di Campi. Avremmo dovuto definire come una Sinistra unita si prepara ad affrontare la questione delle grandi opere volute dalla Regione Toscana; come capovolgere i rapporti di forza con Firenze per porre fine alla subalternità della Piana. Avremmo voluto discutere dell’importanza di mettere al centro il governo e la difesa dei “beni comuni” per renderli esigibili, come diritto, dai cittadini, ridefinendo ruoli e poteri delle Partecipate.
Invece assistiamo ad un profluvio di slogan, da entrambe le parti, che tendono ad assomigliarsi a tal punto da confondersi l’uno nell’altro, con quella classica giravolta tipica della vecchia politica, che porta il passato a presentarsi come “il nuovo” nella speranza che i cittadini abbiano memoria corta. Eppure il 2007 non è lontano quando i due erano seduti l’uno accanto all’altro ad affossare un referendum consultivo che bocciava la ostruzione dell’inceneritore.
Possibile ha sempre messo al centro la sovranità popolare nella sua proposta politica. Ed è proprio a riconoscimento di questo diritto che per ogni elezione amministrativa il nostro partito, in tutta Italia, ha promosso il dialogo e la partecipazione dei cittadini e un reale confronto dei partiti, uniti dalla volontà di scrivere un programma condiviso. Così riteniamo al pari importante la scelta del candidato sindaco, frutto sempre di un percorso partecipativo, nell’idea di trovare la figura che rappresenti al meglio questa unità. A Campi abbiamo infatti la responsabilità politica di tenere unite le sinistre e di non perdere il contributo di chi da sempre si batte a difesa dell’ambiente, per dimostrare di essere davvero arrivati su questo tema ad un punto di convergenza. E allora ci rivolgiamo direttamente a chi si ripropone come rappresentante di TUTTE le sinistre: “Caro Adriano i cittadini di Campi chiedono una garanzia di cambiamento che parta da una chiara discontinuità col passato e i suoi errori e una proposta credibile capace di uscire dall’eterna diatriba Fossi/Chini. A chiederlo sono sì i cittadini ma anche quella parte della sinistra che in questo ventennio non ha mai condiviso le scelte di un’Amministrazione sempre in linea con la Regione Toscana. Riteniamo positivo un tuo coinvolgimento ma pensiamo insieme si debba individuare un programma di radicale cambiamento ed un profilo in gradi di interpretarlo”.
In questa fase che ci riporta alle cronache nazionali, con le Elezioni politiche alle porte, abbiamo il dovere di provare a costruire una proposta credibile, come ci stiamo impegnando a fare con “Liberi E Uguali”. Chiediamo quindi a tutte le forze politiche e civiche, partendo da quelle più radicate ed in particolare a Sinistra Italiana e al suo segretario, Tommaso Tofani, che si uniscano al nostro appello, vorremmo davvero poter immaginare insieme giorni migliori. La lista unitaria “Liberi E Uguali” è un’opportunità ed un impegno, non un vincolo, questo significa che senza le dovute premesse non scenderemo a compromessi e il nostro cammino, a Campi, purtroppo non ci vedrà uniti.
Comitato Valibona Possibile