“La realizzazione della moschea a Sesto è un problema urbanistico? Sicuramente per questo cittadini ed associazioni chiedono che il progetto possa unire questa parte oggi scollegata al resto della città, per questo è importante pensare ai collegamenti, alle funzioni, magari realizzando luoghi pubblici di aggregazione per tutta la città, per questo è importante fare un concorso che possa assicurare un livello alto del progetto. Solo in questo modo quello che viene visto come un problema può diventare una opportunità ed una occasione per evitare di realizzare una cattedrale nel deserto.
La realizzazione della moschea è un problema culturale? Certo perché l’integrazione ed il dialogo non si realizzano sulla carta ma vanno costruiti e realizzati nel tempo e con l’impegno di tutti ed in tutti gli ambiti. Su questo una grande lezione ci è stata data dal nostro Cardinale Giuseppe Betori, il quale ha dato per primo l’esempio che il Dialogo si realizza con gesti concreti, non chiudendosi ma aprendosi all’altro a partire dalla propria identità. Solo in questo modo, Dialogando e Costruendo insieme, si realizza una comunità in cui le singole identità non si annullano ma si arricchiscono a vicenda.
La costruzione della moschea è un problema politico? Sicuramente, ma non politico nel senso che i diversi schieramenti usano questo tema per la propria compagna elettorale urlando “prima gli italiani” o “prima i problemi reali”; è un problema politico dove per politica si intende il luogo dove gli interessi particolari si confrontano con le esigenza dell’intera comunità, ed insieme si lavora per il bene comune. Per questo dare la possibilità alla comunità musulmana di avere un luogo dignitoso in cui pregare può rappresentare un atto di integrazione con tutta la comunità sestese.
Per questo chiediamo all’amministrazione che il progetto urbanistico ed architettonico sia ambizioso e qualitativamente alto; siamo disposti a livello culturale a contribuire organizzando momenti di dialogo; infine chiediamo alla politica di non urlare contro qualcuno ma di riprendere ad ascoltare le aspirazioni ed i desideri di tutti, nessuno escluso”.
Francesco Fastellini – FareXSesto