“Le vicende dell’aeroporto di Peretola dimostrano ancora una volta quanto Firenze e la Toscana siano vittime dei regolamenti di conti interni alla sinistra“, dichiara il Responsabile di CasaPound Firenze, Saverio Di Giulio, “le diverse posizioni espresse dai favorevoli e dai contrari sono frutto di interessi politici ed economici contrapposti che non tengono minimamente conto delle reali esigenze del territorio.
La città attende da troppo tempo uno sviluppo aeroportuale adeguato alle proprie aspirazioni e alla sua importanza nel mondo”, prosegue Di Giulio, “l’ampliamento dell’aeroporto è indispensabile: per il rilancio dell’attività congressuale, attualmente al di sotto delle possibilità della città, per la crescita dei tradizionali settori manifatturieri e in generale per tutta l’economia cittadina, con la conseguente creazione di un numero elevato di posti di lavoro e di un netto miglioramento della qualità della vita dei cittadini di Peretola, Quaracchi, Brozzi e Le Piagge.
È impensabile che una città come Firenze con dieci milioni di presenze turistiche all’anno non abbia un’infrastruttura aeroportuale moderna che possa gestire questi flussi”, conclude il Responsabile di CasaPound.
“Riteniamo odioso il provincialismo castrante dei sindaci che hanno fatto ricorso per bloccare l’opera ma specifichiamo che allo stesso tempo non sosteniamo neanche la posizione di Nardella e di Rossi, visto che come CasaPound siamo da sempre favorevoli al potenziamento dell’aeroporto ma pretendiamo che la società di gestione degli scali toscani torni saldamente in mano pubblica, così che si possa pianificare ogni aspetto nell’interesse esclusivo dei fiorentini e dei toscani e non di una multinazionale straniera, cosa che peraltro eleverebbe tutte le operazioni al di sopra di ogni sospetto e strumentalizzazione. Per quanto riguarda la vicenda del ricorso di Unipol, proprietaria dei terreni interessati, vogliamo ricordare che l’articolo 42 della nostra Costituzione dice che la proprietà privata può essere espropriata per pubblica utilità.”
CasaPound Firenze