Perseguita l’ex compagna, con cui ha vissuto per poco tempo, per mesi, prima con messaggi minacciosi e pedinamenti, poi con aggressioni e percosse. Alla fine lo stalker è stato arrestato e portato in carcere. L’autore è un 55enne italiano,
residente a Sesto Fiorentino, già agli arresti domiciliari nell’ambito di un altro procedimento penale poiché accusato di alcune rapine in danno di agenzie di scommesse. E nonostante fosse ai domiciliari, è evaso per mettere in atto minacce e aggressioni alla donna.
I Carabinieri della Compagnia di Pontassieve hanno eseguito oggi pomeriggio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.B.,pluripregiudicato 55enne.
L’uomo, dallo scorso ottobre, ha perseguitato la propria ex compagna (una 50enne della Valdisieve, con la quale aveva convissuto per pochi mesi), inizialmente con assillanti telefonate ed sms, nel tentativo di riallacciare la propria storia sentimentale, poi, di fronte al netto rifiuto della donna, con comportamenti sempre più invasivi e finanche violenti: appostamenti continui presso il luogo di lavoro della donna o nelle vicinanze della sua abitazione, aggressioni fisiche, percosse, il ricorso anche all’aiuto di alcuni complici, “che lo spalleggiavano nelle sue condotte delittuose, avevano ormai indotto la donna in uno stato di perdurante ansia e timore, al punto da farle cambiare radicalmente abitudini e decidere di sporgere numerose denunce” ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pontassieve.
Questa situazione, protrattasi per 3 mesi, ha indotto la Procura della Repubblica di Firenze (titolare del fascicolo il pm Giovanni Solinas, facente parte dell’area specializzata nella trattazione dei reati contro la famiglia e le fasce deboli) a
richiedere ed ottenere dal Gip del Tribunale, lo scorso febbraio, un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa.
Questo provvedimento, tuttavia, non ha sortito gli effetti sperati, in quanto l’uomo ha continuato ad assillare la donna con telefonate, messaggi, lettere fatte recapitare sul luogo di lavoro o lasciate sul parabrezza della sua autovettura.
Nemmeno l’ulteriore misura restrittiva degli arresti domiciliari, comminata al 55enne a fine febbraio scorso, a conclusione di un’attività investigativa della Squadra Mobile di Firenze che aveva individuato M.B. come autore di alcune rapine ai danni sia di cittadini che di sale scommesse del capoluogo, è riuscita a porre fine ai comportamenti vessatori dello stalker.
Anzi. la donna si è vista costretta a cambiare continuamente sede di lavoro per sottrarsi alle telefonate ed ai messaggi che continuavano a pervenirle.
Un’escalation ormai incontrollabile ha portato l’uomo, in almeno due circostanze, ad evadere dal proprio domicilio per recarsi sul luogo di lavoro della donna, così come accertato dai Carabinieri di Pontassieve che, peraltro, già da tempo monitoravano l’abitazione della donna per impedire che il suo stalker potesse avvicinarsi. Proprio questi ultimi episodi hanno fatto sì che il magistrato titolare dell’indagine, concordando con le risultanze investigative dell’Arma, richiedesse un
aggravamento delle misure cautelari già in atto, che il Gip ha accolto emettendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, oggi eseguita dai Carabinieri.
Adnkronos