Aeroporto, Fratoianni (SI): “Il governo non ritiene necessario aprire un tavolo di confronto?”

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Fratoianni
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Continua a tenere banco l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Oggi, mercoledì 9 maggio nel corso della seduta della Camera dei Deputati, il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha posto un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministro, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Vi riportiamo il testo riportato dall’agenzia di stampa askanews:

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:

da anni le proteste e gli strascichi giudiziari stanno contrassegnando il progetto di realizzazione della nuova pista di volo, dei piazzali per aeromobili, del nuovo terminal passeggeri, della viabilità di accesso e dei parcheggi e dell’area cargo dell’aeroporto Vespucci di Firenze;

moltissimi soggetti – centri di ricerca universitari, amministrazioni locali, associazioni ambientaliste, comitati di cittadini – hanno rilevato nel corso degli anni notevoli criticità per i grandi rischi per la salute, per l’ambiente, perl’economia derivanti dall’approvazione di questo progetto e dalla sua successiva realizzazione;

Nelle settimane scorse i Comuni di Sesto Fiorentino, Campi, Prato, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano, Carmignano hanno presentato ricorso al Tar contro il
decreto di valutazione ambientale che permetterà la realizzazione dell’opera;

per quale motivo nell’Osservatorio ambientale, nonostante le prescrizioni l richiedessero, i Comuni su cui insisterà l’opera non siano stati rappresentati;

se, a fronte della contrarietà di ben 7 amministrazioni comunali rappresentative di quasi 400 mila cittadini, il Governo non ritenga necessario ed urgente aprire un tavolo di confronto politico-istituzionale per ridiscutere le scelte compiute;

se, a fronte della contrarietà di 7 amministrazioni comunali rappresentative di quasi 400 mila cittadini, il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per rivedere i finanziamenti annunciati dal Cipe nel mese di gennaio 2018 per oltre 330 milioni di euro previsti nel Masterplan 2029;

se, a fronte delle numerose prescrizioni a tutela dell’ambiente che prevedono altrettanto numerosi interventi, il Governo sia in grado di stabilire e di rendere finalmente noto a quanto ammonterà il costo totale dell’opera nonché il finanziamento privato della stessa“.

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