“Emiliano Fossi anche ieri sera è stato l’unico candidato Sindaco a non partecipare all’iniziativa promossa dall’Associazione Vivere il Rosi. Si tratta di un comportamento inaudito. Fossi scappa dai confronti e continua ad ignorare le frazioni di Campi. Dopo non aver partecipato al primo confronto promosso da Bisenzio Sette a San Donnino ieri si è negato anche a il Rosi dimostrandosi asserragliato e disponibile a parlare solo con sale dalle platee compiacenti.
Io mi sono letteralmente scapicollata per partecipare e per intervenire alla vostra iniziativa pur avendo in agenda l’iniziativa promossa dagli Amici di Fratelli d’Italia con la presenza del Sindaco di Pistoia e del Sindaco di Abetone e Cutigliano. Ecco una delle più grandi differenze tra me e Fossi: io, da giornalista quale sono, i cittadini sono abituata a guardargli negli occhi“.
Ha esordito così Maria Serena Quercioli, candidata Sindaco del centrodestra e della Lista civica Liberi di Cambiare, durante il suo appello al voto promosso all’iniziativa presso il circolo Il Rosi.
“La frazione de Il Rosi che conta circa 2000 residenti è sicuramente la più distante da Campi Bisenzio, ha continuato Quercioli presentando gli impegni di programma per la frazione.
La vita quotidiana degli abitanti è indirizzata soprattutto verso Prato e Sesto Fiorentino (per gli studenti, dalle scuole materne alle superiori ma anche per lo sport, la frequentazione della parrocchia de La Querce) e l’unico punto di aggregazione è il circolo Vivere Il Rosi.
Al Rosi oltre un decennio fa doveva nascere una importante lottizzazione residenziale, comprendente anche negozi, uffici, l’asilo a cura del Consorzio Etruria ma la vicenda giudiziaria che interessò il Comune di Campi Bisenzio fermò questo grande sviluppo. Oggi solo una palazzina è stata terminata, l’altra è uno scheletro abbandonato del quale dovremo subito attivarci. Una collina di verde avrebbe dovuto “proteggere” la frazione e la sua nuova urbanizzazione dalla veduta della Mezzana Perfetti Ricasoli.
Il giardino pubblico inizialmente affidato come manutenzione ai volontari di Vivere Il Rosi, oggi è di nuovo gestito dal Comune e in alcune parti è stato modificato perchè alcune parti di arredo risultavano estremamente pericolose per i bambini.
Fra le richieste dei cittadini che abbiamo accolto quella di definire il futuro della palazzina abbandonata (spesso rifugio di tossicodipendenti) e la presenza del “vigile di quartiere”, un servizio che potrebbe essere svolto anche in collaborazione con la polizia municipale di Prato, considerata la vicinanza al territorio pratese.
Ci attiveremo anche per promuovere un mercatino mensile dell’antiquariato o una sorta di “Svuota la cantina” con cadenza mensile.
La questione interporto, poi, deve essere seguita con la massima attenzione dall’amministrazione comunale poiché si tratta di “colate di cemento” le quali da una parte sono interpretate come segnali di sviluppodell’economia locale e di nuova occupazione ma ci sono da considerare gli aspetti paesaggistici, l’impatto ambientale e la viabilità che non è adeguata ai flussi di traffico attuali.
L’interporto è una sfida da affrontare insieme al Comune di Prato.
Conferimento di maggiore sicurezza per i pedoni su Via Pratese, realizzazione della strada di collegamento tra il parco del Marinella e la Mezzana Perfetti Ricasoli e installazione delle barriere antirumore promesse da tempo dalle ferrovie completano i nostri impegni di programma per la frazione”, ha concluso Quercioli.