Confronto tra i candidati consiglieri alle imminenti Comunali di Campi Bisenzio nel quartiere Il Rosi. L’appuntamento di lunedì 4 giugno è stato organizzato dal presidente dell’associazione “Vivere Il Rosi”, Mauro Costi.
Per le liste che sostengono il candidato sindaco Adriano Chini, sono intervenuti: Mirando Di Prinzio (Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore), Daniele Matteini (FareCittà) e Andrea Tagliaferri (Sinistra Italiana).
La prima domanda aveva per oggetto le politiche giovanili. Per Di Prinzio sono 5 gli elementi programmatici: la formazione con una scuola efficiente e disponibile a tutti; il lavoro, con il progetto “Giovani sì” attraverso i tirocini retribuiti; la mobilità europea, per consentire esperienze formative all’estero; il volontariato come forma di aggregazione sociale; il ritorno di LuglioBambino. Matteini si è concentrato sulla realizzazione del nuovo polo scolastico nella zona tra lo stadio Zatopek e l’Hidron, nonché sull’associazionismo, che deve avvicinare i giovani e farli sentire parte della comunità e delle tradizioni del territorio. Tagliaferri ha invece annunciato, in caso di elezione, l’istituzione di un apposito Assessorato alle Politiche Giovanili per combattere la dispersione scolastica e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.
La seconda questione era relativa alle politiche ambientali. Di Prinzio ha sottolineato la necessità della riduzione delle emissioni di Co2, che si può attuare con una pianificazione urbanistica condivisa con i Comuni viciniori; inoltre ha sostenuto la spinta verso un’agricoltura sostenibile capace di produrre biodiesel e prodotti per l’edilizia. Matteini ha ricordato che il programma elettorale di Chini prevede la realizzazione di 4 nuovi parchi a Campi per aumentare la quota pro capite di verde pubblico; poi ha sottolineato come la rete delle ciclabili, trascurata in questi ultimi anni, vada sistemata e ulteriormente ampliata. Tagliaferri ha ricordato come proprio Il Rosi sia l’esempio di ciò che è stato fatto in passato e di quello a cui si punta in futuro; quindi ha ricordato come la raccolta differenziata sia ancora molto carente e quindi da potenziare: il tutto per colpa della negligenza della giunta Fossi, che peraltro vuole insediare un impianto di smaltimento liquami in via Allende.
Il terzo e ultimo argomento era l’immigrazione. L’esponente di Sì Parco ha evidenziato come questo sia un fenomeno naturale, esistito da sempre, ma che va governato e gestito per evitare che sia un problema. Il rappresentante di Farecittà ha concordato con il compagno di coalizione e ha rilanciato l’idea di riaprire lo sportello “Nuove Radici” che era uno strumento fondamentale per l’integrazione e l’accoglienza dei migranti. Il candidato di Sinistra Italiana ha rimarcato come il fenomeno non sia da considerare come una questione di numeri, ma di persone; per lui l’amministrazione comunale deve essere in grado di gestirlo e deve agevolare la conoscenza tra i nuovi arrivati e i residenti, perché solo così si annullerà la paura dell’altro e si agevolerà l’inclusione.
Campi ha bisogno di cambiare; in questi cinque anni è stata governata da una giunta di incapaci ed arroganti, capeggiata dall’attuale sindaco, la cui massima preoccupazione nei primi quattro anni e mezzo del suo mandato è stata quella di trovare un “passaggio per Roma” come deputato; salvo poi accorgersi che nel pullman di Renzi, già stracolmo per le elezioni dello scorso 4 marzo, non aveva la possibilità di accomodarsi. Allora per non restare senza una collocazione, e senza un lavoro, ha dovuto riconsiderare la ricandidatura a sindaco di Campi, facendo finta di interessarsi alla città; però, senza mai intravedere una soluzione ai problemi tanto gravi che egli stesso con questa nefasta gestione ha prodotto:
1) perdita della scuola superiore (succursale liceo Enriques – Agnoletti)
2) raccolta differenziata dei rifiuti mai realmente incrementata con questa giunta; anzi è stata depotenziata.
3) modifica in senso peggiorativo, rispetto alla prima versione firmata dall’ex sindaco Chini, della convenzione per la realizzazione della bretellina di Capalle.
4) insediamento di un sito per smaltimento liquami tra ASMANA e Hotel 500 (ex Boscolo)
5) tramvia di Campi (ma forse sarà ancora quella di Firenze????) passante per via Pistoiese anziché dall’Osmannoro, come sarebbe giusto pensare.
6) gestione catastrofica della viabilità, con effetti visibili ogni giorno su tutto il territorio comunale, con particolari livelli di acutezza a Capalle, che rimane attanagliata quasi tutti i pomeriggi dagli ingorghi di autovetture e mezzi pesanti, che producono livelli di inquinamenti vari non più sostenibili dai cittadini che vi vivono.
7) manutenzione e controllo del territorio praticamente assente per quattro anni e dieci mesi: la maggior parte dei lampioni spenti nei giardini e in periferia (tanto che alcuni abitanti consigliavano ad altri di portarsi dietro una torcia per farsi strada dopo il tramonto), la presenza di innumerevoli e profonde buche rendono le strade molto simili a percorsi di guerra ove motociclisti e ciclisti vedono seriamente minacciata la loro incolumità.