Intervistato da Repubblica Firenze, Massimo Pasquini, amministratore delegato della Lucart, uno dei giganti italiani della produzione di carta tissue per rotoloni, asciugoni, tovaglioli e fazzolettini, ha parlato così di termovalorizzazione ed economia circolare:
“Pensare ad un’economia circolare a rifiuto zero è illusorio, un residuo da smaltire resterà sempre e servono gli impianti di termovalorizzazione per farlo.
Bisognerebbe tagliare l’Iva sui prodotti derivati dal riciclo e imporre alle pubbliche amministrazioni di acquistarli, perché produrre questi oggetti ha costi maggiori, e vanno resi concorrenziali sul mercato per favorire l’economia circolare. Ma, lo ripeto, un rifiuto rimarrà sempre e va smaltito sul posto, altrimenti l’economia circolare resta una chiacchiera. Anche perché all’estero, nei Paesi dell’Europa Occidentale, permettono che certi nostri scarti siano sparsi nei terreni, in Italia invece altolà”.