Con un post sulla propria pagina Facebook, il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, interviene nel dibattito precongressuale e smentisce le voci che lo volevano candidato alla carica di segretario regionale del Partito Democratico:
“Intervengo sulla questione congresso regionale del Pd toscano con molto rispetto ma con assoluta convinzione. Lo faccio come militante appassionato di questa comunità e perché in questi giorni il mio nome è spesso circolato, tra altri, per la carica di segretario (in modo del tutto indipendente dalla mia volontà).
Penso alcune cose:
– credo sia un errore enorme non favorire un dibattito vero sui contenuti e sulle idee per disegnare i contorni di una nuova proposta politica anche alla luce delle pesanti ed epocali sconfitte del 4 marzo e dei ballottaggi di giugno nella nostra regione (che seguono insuccessi degli anni passati e che rendono sempre più la nostra Toscana contendibile e conquistata). Il calendarizzare il congresso il 14 ottobre con la presentazione delle candidature a segretario il 10 settembre significa di fatto (considerando anche agosto di mezzo) “castrare” e rendere contingentato eccessivamente ogni dibattito. Abbiamo bisogno di discutere, di capire il perché e decidere come e da dove ripartire, aprendoci alle comunità e alle tante risorse disponibili.
Come facciamo a stimolare il “riconnettersi ” con tutto ciò che abbiamo intorno se diamo da subito e su un passaggio decisivo come il congresso l’immagine di una scelta chiusa, difensiva e autoreferenziale?
Sfruttiamo allora il tempo disponibile e spostiamo il congresso il più possibile verso dicembre e facciamolo bello, aperto, fresco e sulle proposte ! Non dobbiamo aver timore di nulla se non delle nostre titubanze e paure.
– credo, con molto rispetto per chi si è adoperato e ha sostenuto posizioni anche diverse in una normale vita di partito e ha animato il confronto, che le dinamiche “correntizie” e di appartenenze venute fuori dall’ultimo congresso siano del tutto e in modo radicale superate dagli eventi.
Stare ancora a discutere tra area tizio e area caio finisce solo per farci apparire come ancor più distaccati dalla realtà avvitati in un dibattito spesso surreale. Anche questo da l’idea come non si sia percepito davvero la portata epocale del voto passato. Non possiamo passare per i giapponesi che non si accorgono che la guerra mondiale è finita e difendono la loro isoletta.
Anche qua occorre coraggio.
Parlare di contenuti, poi verranno i contenitori e poi le personalità e le leadership.
– credo che la dinamica nuova non sia appunto nelle correnti ma quella tra continuità/ discontinuità. Cioè come facciamo tesoro degli errori senza fare il processo a nessuno, prendendo il buono che c’è stato e quindi senza buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Ma una nuova fase deve partire dai contenuti, idee e un approccio diverso che porti di nuovo noi al centro e protagonisti della scena politica.
Quindi tornando a parlare di comunità per sconfiggere la paura, di inclusione, di solidarietà, di ambiente e qualità della vita superando una idea di sviluppismo quantitativo a tutti i costi, di rinnovamento dei processi democratici, di rigenerazione delle nostre città. Anche a livello regionale dobbiamo avere il coraggio di aprire e scrivere pagina nuove.
In questo percorso indipendente dalla appartenenze servono persone convinte e di buona volontà.
– in questo quadro, cioè in quello che esiste ad oggi e che in questo sbrigativo post ho provato a spiegare perché da me non condiviso, ringrazio chi ci ha pensato ma non mi candido a niente.
Non rinuncero’ a dire la mia però ed a arrivarmi con la passione che mi contraddistingue per far tornare la sinistra e il centrosinistra centrali nella scena politica.
Adelante”.