Aeroporto, Noferi (M5S): “I ruoli di ENAC e Toscana Aeroporti devono essere distinti, non sovrapposti”

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Movimento 5Stelle

Martedì 4 settembre il Consiglio comunale di Firenze, così come quello di Sesto Fiorentino, sarà chiamato a votare il Masterplan sull’aeroporto di Peretola.

Intanto Silvia Noferi, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle a Firenze, commenta l’incontro con Enac, Toscana Aeroporti, il direttore generale e l’assessore all’urbanistica del Comune di Firenze:

Due giorni intensi di analisi dei documenti che verranno presentati in Consiglio il prossimo martedì, con i rappresentanti di ENAC, Toscana Aeroporti, il direttore Generale e l’assessore all’urbanistica.

È stata fatta l’analisi preliminare del parere favorevole del Comune di Firenze per il progetto del nuovo aeroporto da portare nella conferenza dei servizi convocata dal Ministero per il 7 settembre prossimo.

I problemi tecnici sono sempre gli stessi che diciamo da quasi 5 anni, solo che nel frattempo il Partito Democratico ha cambiato le leggi, esautorato la Commissione VIA, permesso ad ENAC di essere il controllore e il presentatore del progetto e a Toscana Aeroporti di essere il concessionario ma a volte anche il certificatore.

Abbiamo assistito ad un vero e proprio idillio fra ENAC e Toscana Aeroporti, tanto che parlavano con una voce sola e sinceramente qualche brivido ce lo hanno fatto venire, visto anche quanto accaduto recentemente.

Sarebbe bene che i ruoli fossero ben distinti e non sovrapposti.

Ieri invece, tanto per citare un esempio, abbiamo saputo che un membro del CdA di Toscana Aeroporti, il dottor Vittorio Fanti, è anche membro certificatore del rumore per conto di ENAC.

Abbiamo chiesto rassicurazioni sui piani di rischio dell’attuale aeroporto che sono entrati in vigore nel 2006, redatti dal Comune solo nel 2015 (dopo un nostro esposto alla magistratura) e approvati da ENAC nell’aprile 2018, non sono ancora adottabili perché “devono pervenire tre copie che dovranno essere vidimate da ENAC in ogni pagina”.Tempi da calende greche, in pratica.

Sui controlli relativi all’inquinamento acustico che la Commissione Antirumore costituita nel 2005 avrebbe dovuto fare, per tutelare le popolazioni di Brozzi, Peretola e Quaracchi, le risposte sono state alquanto evasive perché: “Non erano informati”. Sta di fatto che la Commissione Antirumore si è riunita soltanto un paio di volte e la prima volta dopo dieci anni, nel 2015, quando la legge obbligava ad un controllo almeno biennale e soprattutto, mentre il traffico aereo all’aeroporto aumentava in maniera esponenziale (dato ritrattato ieri perfino dall’ingegnere che lo ha dichiarato in consiglio comunale).

Nel frattempo negli ultimi dieci anni nessuno si è preoccupato di adottare quelle misure di “compensazione” per la popolazione, come i vetri antirumore, gli impianti di condizionamento ecc.ecc.

Questa l’opera di controllo finora fatta da ENAC.

Permettete quindi se siamo abbastanza preoccupati sulla loro capacità di verifica e soprattutto di influire in modo fattivo e celere sulle scelte degli enti che dovrebbe controllare.

Qui si tratta di costruire un nuovo aeroporto, non una piscina gonfiabile per bambini da 12 Euro!

Siamo preoccupati delle dune che vogliono costruire con le terre da scavo per proteggere il polo scientifico (che in realtà servono solo a risparmiare decine di milioni necessari per la bonifica e lo smaltimento) per l’effetto trampolino che potrebbero avere in caso di inconvenienti tecnici, per l’impatto cumulativo sulla salute e sull’ambiente, di tutte le opere che lì si vogliono costruire, siamo preoccupati per l’effetto sulla viabilità che avranno i due milioni e mezzo in più di passeggeri, come anche sul fenomeno dell’over-tourism che già sta cannabalizzando l’identità della città.

Tutto in nome di un profitto generalizzato, senza controllo e molto teorico, considerata la montagna di soldi pubblici che saranno necessari per costruirlo.

La cosa più stonata è stata sentire il rappresentante di ENAC dire che “lui era un tecnico chiamato a soddisfare le direttive del Governo sul piano di sviluppo degli aeroporti e non poteva esprimere opinioni politiche” ma che “ogni milione di passeggeri in più porterà nuovi 1000 posti di lavoro”.

L’unica cosa certa è che tutti, Controllore e Concessionario, vogliono costruire un nuovo aeroporto, che non potrà sorvolare Firenze per ragioni di sicurezza e pertanto sarà l’unico aeroporto al mondo ad avere una sola pista mono-direzionale.

A tutto questo si aggiunge l’enorme confusione che regna sovrana nelle varie forze politiche: Il PD fiorentino è l’unico che approva l’opera, tutti gli altri sindaci PD della Piana si dichiarano contrari, Forza Italia a Firenze è favorevole ma a Prato contraria, MdP Art.1 a Firenze è contraria ma il suo maggiore esponente, il Presidente della Regione Toscana è favorevole.

Noi rimaniamo della nostra idea, troppe opere sono previste in piccolo fazzoletto di terra alle porte di Firenze e chi troppo vuole nulla stringe”.

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