“Nel dibattito di oggi in consiglio comunale sulla delibera del masterplan dell’aeroporto di Firenze si sono ascoltate dalle opposizioni motivazioni contrarie tra il curioso e l’assurdo. Abbiamo sentito di ‘massacro di un territorio’, quando basta fare due chiacchiere con chi abita a Brozzi, Peretola e Quaracchi per capire che è con la pista attuale che il massacro si consuma quotidianamente, mentre la nuova pista monodirezionale consentirà di evitare che oltre 1.000 voli ogni anno vengano dirottati per le condizioni meteo avverse e toglierà gli aerei dalla testa dei cittadini di Firenze permettendo un sorvolo a 1.000 metri di altezza su una zona industriale non abitata. E c’è chi invece ha parlato di non meglio definite ‘stranezze’ nel masterplan che dovrebbero indurre a mantenere la pista attuale oppure a costruire un nuovo aeroporto (ma non si dice dove). Che dire poi di chi si aggrappa alla mancata programmazione e inquadramento nello sviluppo della città, quando la nuova pista era già nel piano strutturale del 2011.“. Questo il commento dei presidenti delle commissioni Urbanistica Leonardo Bieber e Ambiente Fabrizio Ricci a margine del dibattito sulla delibera che dà il via al masterplan per la nuova pista dell’aeroporto di Peretola.
“L’approvazione del parere sul masterplan è un passaggio fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e della nostra città. Un atto che arriva dopo una discussione molto ampia ed articolata (seguita a un dibattito politico decennale), che ha consentito di chiarire, nel segno della massima trasparenza e correttezza, tutti i passaggi tecnici, alcuni anche molto articolati, vista l’importanza e la complessità dell’opera in questione – aggiungono Bieber e Ricci –. L’ampliamento dell’aeroporto di Firenze è conseguente al piano di sviluppo previsto da un piano nazionale degli aeroporti (di cui al D.P.R. 201/2015) che dà mandato ad ENAC di sviluppare, per conto dello Stato, il sistema aeroportuale nel nostro Paese in sicurezza, compatibilmente ed in tutela all’esigenze di ogni territorio, e che individua come strategico il sistema aeroportuale di Firenze e Pisa (che ad oggi presenta una stima minima e massima di passeggeri, attuali e potenziali, così ripartita: Firenze da 2,7 a 4,5 milioni di passeggeri, Pisa da 5,4 a 6,8). Al riguardo, è fondamentale evidenziare – come ha più volte fatto anche ENAC – che il Master Plan relativo all’aeroporto di Pisa prevede uno sviluppo massimo fino a 7 milioni di passeggeri annui (e quindi, in prospettiva, è già saturo) e che soprattutto l’aeroporto Galilei di Pisa è una base operativa a livello europeo classificata come base militare e quindi non solo non è materialmente espandibile in termini logistici e infrastrutturali ma, addirittura, è passibile di sospensione del servizio civile qualora dovessero emergere esigenze militari. La vera alternativa (e concorrente) allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, pertanto, non è Pisa con cui esiste ormai da anni un sistema integrato e coordinato sotto tutti i punti di vista, a partire da quelli societari fino a quelli trasportistici (Firenze resterà per i voli europei, Pisa per quelli intercontinentali), bensì Bologna, collegata a Firenze da 35 minuti con i treni ad Alta Velocità e, dall’anno prossimo, anche con un people mover che consentirà di andare direttamente dalla stazione all’aeroporto Marconi in soli 8 minuti.
Importanti le ricadute in termini economici, sia per l’aumento dei passeggeri sia in termini occupazionali (1.200 persone assunte ogni milione di passeggeri) ed in termini economici con 800 milioni di euro di indotto. E’ fondamentale sottolineare – precisano poi Bieber e Ricci – che sono state attentamente esaminate tutte le varie prescrizioni e raccomandazioni di carattere urbanistico, ambientale e di mobilità che il Comune di Firenze ha fatto al Master Plan e che verranno discusse ed affrontate nella Conferenza di Servizi del 7 di settembre. In particolare, deve essere ricordata la previsione della dismissione della vecchia pista che sarà trasformata in parco in modo da collegare il Parco della Piana a quello di Castello; l’utilizzo pubblico generalizzato per pedoni e ciclisti (non solo quindi per chi si deve recare in aeroporto), con oneri di gestione e manutenzione a carico di Toscana Aeroporti, del sottopasso previsto sotto la corsia dell’A11; la modifica del tracciato tranviario con la realizzazione di un tronchetto in corrispondenza della fermata di Peretola per il ricovero dei tram nelle ore notturne in modo da garantire la ripartenza nella mattina successiva e così un servizio efficiente e puntuale, il nuovo svincolo di Peretola, le piste ciclabili con il collegamento tra Firenze e Sesto, la possibilità di realizzare una fermata ferroviaria “Guidoni” per chi viene da Empoli così da evitare di andare fino a S.M. Novella e poi tornare indietro con la tranvia e tanto altro ancora“