Creare il pubblico di domani e dialogare con generazioni diverse, grazie a un approccio nuovo alla grande tradizione del teatro musicale: è l’obiettivo della stagione 2018/2019 dell’Orchestra la Filharmonie, ensemble giovane (con solo due anni di attività alle spalle) costituito da giovani artisti (tutti under 35). Da ottobre a maggio il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23) ospiterà otto concerti lirico sinfonici, nove concerti di musica da camera e un fitto calendario di appuntamenti per le scuole, tra spettacoli e laboratori didattici.
“Una delle sfide più importanti per un progetto come il nostro – dichiara il Maestro d’Orchestra Nima Keshavarzi – è quella di creare un pubblico. Lo stiamo facendo attraverso uno stretto rapporto con il territorio, a partire dalle scuole”.
“Nel corso di questi 2 anni – dichiara il direttore del Teatrodante Carlo Monni Andrea Bruno Savelli – la Filharmonie è stata in grado di integrarsi con la comunità di Campi Bisenzio, grazie a un linguaggio innovativo capace di coinvolgere generazioni diverse”.
Sotto la guida del Maestro d’Orchestra Nima Keshavarzi, la formazione varia da un minimo di 30 a un massimo di 50 elementi, a seconda dell’esecuzione. Il programma della stagione presenta pagine del grande repertorio sinfonico da Mozart a Gershwin, titoli del teatro musicale quali il “Barbiere di Siviglia”, opera buffa di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, con adattamento drammaturgico e regia di Andrea Bruno Savelli (30 novembre e 2 dicembre ore 16.30), “Pierino e il lupo”, musiche di Prokof’ev e Respighi (3 febbraio ore 16.30), e del balletto, come “Ma Mére l’Oye”, eseguito dal Balletto di Toscana su musiche di Ravel e Poulenc (7 aprile ore 16.30).
Il primo appuntamento sarà invece giovedì 18 ottobre alle ore 21 con il Concerto Sinfonico Corale, su musiche di Schubert e Fauré, con il soprano Francesca Caligaris, il baritono Kaveh Faraji, il Coro Animae Voces, con Edoardo Materassi Maestro del coro.
A questi si aggiungono il Concerto di Carnevale in programma il 3 marzo e il concerto di chiusura della stagione, previsto per il 1° maggio. “Abbiamo deciso di dedicare il concerto di chiusura ai lavoratori – aggiunge Keshavarzi – in quanto il tema del lavoro ci sta molto a cuore: con la costituzione della prima cooperativa di musicisti under 35 in Toscana abbiamo dato stabilità lavorativa a molti giovani in un settore che soffre molto di precariato”. L’Orchestra Filharmonie, infatti, è recentemente passata da associazione culturale a società cooperativa, grazie al progetto Smart&Coop, promosso da Legacoop e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Tra gli interpreti spiccano i nomi di artisti di chiara fama, quali Roberto Abbado, protagonista del concerto del 18 dicembre con musiche di Mozart, Haydn e Mendelssohn, Sandro Laffranchini, Andrea Bruno Savelli e un cast di giovani cantanti già attivi sulla scena internazionale.
Parallelamente la Filharmonie offre una rassegna di musica da camera organizzata in nove concerti itineranti per i locali del teatro. Il pubblico sarà guidato da un musicologo e attore, insieme ai musicisti, alla scoperta del programma proposto. Si comincia il 30 ottobre alle ore 18 in sala grande con “Impressioni tra Russia e Francia”, musiche di Barber, Debussy, Cajkovskij eseguite da La Filharmonie String Ensemble, per arrivare a “Musica a 16 corde”, musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Cajkovskij, eseguite da due violini, una viola e un violoncello, il 14 maggio alle ore 18 nel foyer del Teatrodante.
Dopo appena due anni di attività e conclusa la prima stagione, l’Orchestra la Filharmonie è stata riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tra i complessi orchestrali nazionali idonei per ottenere il contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo. Grazie al progetto Chiavi della Città del Comune di Firenze, invece, ha avviato una serie di laboratori didatticiin collaborazione con le scuole del territorio.
Tre i percorsi distinti a seconda delle fasce di età (I-II-III anno delle scuole primarie, IV-V anno delle primarie e I-II della scuola secondaria di primo grado, III anno della scuola secondaria di primo grado), coordinati da Marco Gallenga, musicologo e operatore didattico. A fare da filo conduttore il canto e la musica come veicolo di formazione sia culturale che sociale. Lo scopo dei laboratori didattici, infatti, non è unicamente far conoscere il melodramma agli spettatori di domani, ma anche accrescere nelle nuove generazioni lo spirito di condivisione.
Tre gli spettacoli dedicati alle scuole, in orario mattutino, “Il Barbiere di Siviglia” (3-4 dicembre), “Pierino e il lupo” (1° febbraio) e il balletto “Ma Mére L’Oye” (8 aprile). Il teatro musicale con il suo linguaggio multiforme e la capacità di mettere in moto la fantasia sa “parlare” ai bambini e ai giovani, agendo sulla sfera emotiva e divenendo un importante strumento di crescita. Ma il cartellone della Filharmonie promette di dialogare con generazioni diverse, utilizzando nuove modalità drammaturgiche e di allestimento, in coproduzione con la Fondazione Accademia dei Perseveranti.