Le operatrici dello sportello di mediazione sociale di Sesto Fiorentino, insieme all’associazione L’altro diritto Onlus, esprimono il loro cordoglio per i tragici fatti che hanno portato all’uccisione di Simone e Salvatore Andronico, manifestando la loro vicinanza ai familiari delle vittime.
Con il rispetto e la discrezione che un evento così drammatico e doloroso impongono, oltre che nel rispetto delle indagini penali in corso e della natura confidenziale della mediazione, riteniamo opportuno fare alcune precisazioni, anche alla luce di notizie riportate sui mezzi di informazione.
I Signori Andronico si sono rivolti allo sportello di mediazione sociale, gestito dalla nostra associazione presso il Centro civico 4 di Sesto Fiorentino, alla fine del mese di settembre 2018, al fine di tentare di risolvere alcuni problemi di vicinato insorti con il Sig. Fabrizio Barna. Secondo la consueta procedura adottata dallo sportello, è stata inviata una lettera, con la quale veniva spiegata al Sig. Barna la natura del nostro intervento e veniva invitato lo stesso a prendere contatti con il nostro servizio, cosa purtroppo non avvenuta.
Riteniamo opportuno ricordare quali sono le caratteristiche della mediazione sociale e le modalità operative secondo cui lo sportello procede.
La mediazione è una modalità stragiudiziale di gestione dei conflitti sociali, finalizzata a perseguire una soluzione pacifica e condivisa del problema, attraverso l’aiuto dei mediatori, che hanno il compito di facilitare la comunicazione ed il confronto tra le parti.
I due mediatori che operano allo Sportello svolgono un colloquio individuale con la parte che attiva la richiesta di intervento e, dopo aver valutato la possibilità di tentare un intervento di mediazione e raccolto il consenso alla mediazione della parte richiedente, invitano l’altra parte coinvolta nel conflitto mediante una lettera inviata tramite posta ordinaria. Nel rispetto della volontarietà della mediazione, se i mediatori riescono ad entrare in contatto con la parte invitata, propongono anche ad essa un colloquio preliminare; se vi è il consenso di tutte le parti, viene quindi organizzato un incontro di mediazione. Nel corso di tale incontro tutte le persone in conflitto hanno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista ed ascoltare quello delle altre parti, al fine di trovare una soluzione soddisfacente e condivisa che può essere formalizzata con un accordo sottoscritto dalle parti.
Il servizio è gratuito, confidenziale e volontario. Lo sportello non si occupa di raccogliere segnalazioni o gestire questioni che possono assumere una rilevanza penale; ha piuttosto lo scopo di prevenire ed evitare che il conflitto degeneri in situazioni che possano richiedere il ricorso alle vie legali e alle autorità giudiziarie. Gli utenti si rivolgono al nostro sportello auspicando una composizione bonaria del conflitto e non per segnalare questioni che possono avere rilevanza penale o per richiedere interventi di altra natura, perché altre sono le sedi competenti. Qualora emergano profili che esulano dalla possibilità di affrontare in maniera bonaria il conflitto, nel corso del colloquio preliminare, gli operatori dello sportello provvedono ad informare le parti in ordine a quali siano le autorità o i soggetti a cui rivolgersi.
Con grande senso di civiltà e spirito di collaborazione, i Signori Andronico si sono rivolti al nostro sportello manifestando l’esigenza di essere aiutati a gestire un conflitto di vicinato nel modo meno conflittuale possibile. Purtroppo i mediatori non hanno potuto portare avanti il percorso di mediazione approfondendo i motivi del conflitto, poiché la parte invitata non ha scelto la strada del dialogo e del confronto.