Tauriello (FI): “Quali interessi o assonanze politiche ci sono tra l’amministrazione e la comunità islamica?”

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Domenica 25 novembre in via Leopardi a Sesto Fiorentino si è tenuta l’inaugurazione del fondo per la preghiera della comunità islamica. Da questo fatto Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia, torna a parlare della realizzazione della moschea

L’inaugurazione del fondo per la preghiera della comunità islamica mette in luce due questioni.

La prima mostra quanto sia ormai evidente che la grande moschea che si vorrebbe costruire nei terreni prospicienti il Polo Scientifico sia la grande moschea di Firenze. A Sesto il luogo di preghiera c’è già ed è quello inaugurato domenica.

La seconda questione è che tra l’amministrazione comunale e la comunità islamica vi sono evidentemente interessi comuni o forse assonanze di tipo politico. Del resto, su Repubblica del 15 luglio scorso, l’imam affermava di non escludere un suo futuro in politica. Qualche settimana fa è stata inaugurata la nuova Sala del Regno dei Testimoni di Geova, realizzata a Sesto, e nessuno dell’amministrazione comunale si è presentato all’open day nonostante l’invito. Domenica, invece, all’inaugurazione del luogo di preghiera islamica non è mancato tutto il consueto stuolo dell’amministrazione. Come mai?  Occorre fare subito chiarezza.

Confutiamo, ancora una volta, il metodo di scaricare sulla Piana fiorentina tutto ciò che risulta sgradito a Firenze. Dopo i tanti “no” ricevuti dalle vicine amministrazioni locali, solo Sesto si è offerta compiacente, per distogliere l’attenzione da problemi ben più gravi che  affliggono la città. Un’amministrazione in difficoltà, con gravi carenze di comunicazione con i suoi cittadini e alla ricerca disperata di consensi, che diventa il ventre molle di un territorio culturalmente e storicamente caratterizzato.

Dopo che il sindaco ha negato la possibilità di una assemblea pubblica per approfondire il progetto della grande moschea, ad oggi la commissione cultura da noi richiesta, grazie anche alle firme dei colleghi dell’opposizione, non è stata calendarizzata nonostante i termini per la risposta siano scaduti. Cosa aspetta, quindi, l’imam di Firenze a venire in audizione in commissione?

Dinanzi a queste opacità, a queste chiusure, dinanzi a chi continua a scappare dal confronto, libero e democratico il referendum consultivo sarà l’unica grande occasione per fare chiarezza e dare la possibilità ai cittadini sestesi di potersi esprimersi liberamente“.

 

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