Lega: “La presidenza del Calamandrei rifiuta di incontrarci, siamo sconcertati”

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A Sesto Fiorentina si sta scaldando sempre di più il tema relativo alla protesta degli studenti del geometri di Tifariti, costretti a frequentare le lezioni nel pomeriggio. La struttura di viale Di Vittorio, infatti, è chiusa fino a data da destinarsi per via della possibile presenza di amianto nella pavimentazione. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati di Arpat. Su questo argomento, nel frattempo, si esprimo così Daniela Pancani e Francesco D’Aguì della Lega Sesto e Alessandro Scipioni, segretario provinciale della Lega a Firenze.

Non siamo interessati.
Questa la risposta della Presidenza dell’Istituto Calamandrei di Via Milazzo in merito al diniego di ricevere la delegazione della Lega per un cordiale colloquio informativo.

Restiamo sconcertati e amareggiati dal fatto che l’istituzione scolastica non abbia accettato di riceverci ed avere semplicemente un sereno confronto con noi in merito alla situazione relativa al rischio amianto nella pavimentazione della Succursale Geometri Tifariti sita e la relativa nuova organizzazione delle docenze.

Come emerge dall’ordinanza n. 733 del 21/11/18 emessa dal sindaco rispetto alla chiusura temporanea della succursale, “si ravvisa un potenziale rischio per la salute pubblica dell’intera collettività scolastica e si richiede a scopo cautelativo la sospensione dell’attività della struttura in oggetto in attesa di nuove determinazioni…”, rilevato “dai risultati a noi forniti degli esami effettuati nel 2017 e 2018 un apparente contraddizione riguardo alla presenza di amianto in campioni di pavimento delle aule…”. Da qui la richiesta di un nuovo campionamento da parte dell’Azienda Usl Toscana Centro.

Non si comprende pertanto perché, vista l’evidente contraddizione dei campionamenti e la probabile positività evidenziata ma non esplicitamente dichiarata nel 2018, sia stata richiesta una nuova campionatura ad un mese dalla fine dell’anno, senza avere interrotto a scopo cautelativo subito le attività scolastiche e determinando così un danno non solo alle famiglie per il relativo stravolgimento dell’organizzazione ma anche una interruzione delle attività extra scolastiche e per qualcuno anche lavorative dei ragazzi, che si vedono costretti a frequentare in orario pomeridiano/serale ( h.14-19) le docenze per altro dimezzate di 30′ per ogni materia e contribuendo ad alimentare negli stessi una situazione di stress per il necessario riadattamento, unito principalmente al potenziale rischio di contaminazione.
La Lega andrà fino in fondo a questa vicenda e non intende fermarsi davanti ad un diniego“.

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