Attraverso il seguente comunicato stampa la Cisl di Firenze e Prato commenta negativamente il bilancio di previsione 2019 presentato pochi giorni fa dal Comune di Sesto Fiorentino:
“Il Comune di Sesto Fiorentino ha deciso di aumentare le tasse comunali con un impatto notevole sui cittadini.
Oltre all’incremento dell’Imu colpisce soprattutto l’aumento dell’addizionale IRPEF dallo 0,3% per tutti ad una forbice che va da un minimo dello 0,65 ad un massimo dello 0,80 con un incremento percentuale che è notevolissimo.
E’ vero che il comune di Sesto aveva fino ad oggi l’addizionale più bassa di tutta la Città Metropolitana (escluso Firenze), ma quello che per noi era un fiore all’occhiello viene abbandonato senza tanti complimenti.
Due dati a confronto: nel 2018 il comune prevede che le entrate da tasse siano 24.757.032 euro che nel 2019 diventeranno 28.372.000 euro con un incremento di 3.614.968.
Nello stesso periodo i trasferimenti dal governo centrale passano da 1.209.401 euro a 801.527 euro con una diminuzione di 407.874 euro.
Da questa comparazione fra aumento delle tasse e diminuzione dei soldi trasferiti dal governo sorge spontanea una domanda: E’ proprio necessario aumentare le tasse in questa misura?
La Cisl ha sempre apprezzato il livello dei servizi erogati dal Comune di Sesto a fronte di una moderazione della tassazione ed è proprio per questo che siamo sorpresi da questa decisione che, ricordiamolo, peserà in maniera predominante su lavoratori dipendenti e pensionati che contribuiscono al pagamento delle imposte per oltre l’80% (media nazionale).
Non vorremmo che l’Amministrazione avesse approfittato dello sblocco sulle tasse locali che, pare sicuro, il governo farà con la legge di bilancio in approvazione, cancellando la norma dei governi precedenti che invece non permetteva aumenti, per massimizzare le entrate subito.
A nostro avviso sarebbe un calcolo sbagliato che ci trova contrari”.