“E’ assolutamente irricevibile l’ordine del giorno con il quale il Partito Democratico chiede la piena applicazione della legge 194, il potenziamento della rete dei consultori e l’indizione di concorsi pubblici per soggetti non obiettori di coscienza“.
È un fiume in piena Brunella Bresci, Presidente del Centro di Aiuta alla Vita di Campi che oggi, insieme a Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi ha incontrato i giornalisti presso la sede di Via Castronella.
La Presidente del Cav, con in mano tutti i faldoni dell’archivio non ha esitazione: “Oggi, dopo 35 anni di attività sul territorio, oltre 200 ragazzi devono la vita al fatto che le loro madri, un giorno, siano passate dal nostro centro che si affida unicamente alla provvidenza e all’aiuto generoso di chiunque”, ha aggiunto Bresci.
Da parte del consultorio presente a Campi non vi è mai stato, negli anni, alcun sostegno vero alla natalità. Sono, infatti, moltissime le madri che uscite dal consultorio con il certificato di aborto in mano, sono poi venute in contatto con noi e hanno deciso di portare a termine la gravidanza. L’ordine del giorno del Pd rovescia la realtà, commenta ancora Bresci che aggiunge: “Nonostante una bella manipolazione linguistica con la quale i concetti sono stati esposti nell’atto, di fatto con l’odg si chiede di intervenire per incentivare l’aborto, quando la vera emergenza è esattamente quella opposta ovvero Incentivare le nascite. Come noto gli italiani hanno cessato di fare figli e sono destinati ad estinguersi come popolazione. L’Europa stessa è l’area del mondo con il più basso tasso di natalità, ma l’Italia, rispetto agli altri paesi europei, è quello con l’indice di natalità più basso in assoluto. Ogni anno in Italia ci sono 250 mila persone in meno. Questa è una emergenza politica epocale che andrebbe affrontata con politiche attive di sostegno alla natalità.”
“L’imperativo – ha precisato Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia – dovrebbe essere quello di porre un argine a tale “suicidio” demografico e promuovere la crescita della natalità. Invece il PD continua ancora a sfoggiare i vetusti slogan sul diritto alla libertà procreativa, all’aborto libero, quando è stato dimostrato che il fenomeno è in piena espansione. Oggi si muore più di aborto che di cancro, di fumo e di Aids”.
“Nel 2018 – come ha precisato Stefania Celenza, responsabile azzurra del dipartimento famiglia – è stato accertato che l’aborto è stata la prima causa di mortalità, in tutto il mondo. Al 31 dicembre risultano, infatti, 41,9 milioni di interruzioni di gravidanza, a fronte di 8,2 milioni di persone decedute per il cancro, 5 milioni per il fumo, 1,7 milioni per Aids. Questi dati si basano sulle statistiche pubblicate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo la quale ogni anno, nel mondo, si registrano circa 40-50 milioni di aborti (indotti, non spontanei), una media di 125 mila aborti al giorno. Nel 2018 è stato interrotto il 23 per cento (poco meno di un quarto) delle gravidanze a livello globale“.
“Le donne – ha precisato ancora Bresci – non vengono informate, non vengono edotte su cosa consista esattamente l’interruzione di una gravidanza. Su cosa accade nel loro corpo. Nemmeno su cosa accade nella loro mente. Spesso non sanno niente di quello a cui vanno incontro. Noi del Cav non riceviamo più da anni alcun contributo comunale ed oggi l’amministrazione vorrebbe anche prevedere il pagamento di un affitto per i locali di proprietà del Comune che occupiamo per la nostra sede. Per questo abbiamo sempre più bisogno dell’aiuto di tutti. Domenica, presso il convento delle suore carmelitane di Santa Teresa festeggeremo la 41^ giornata per la Vita, la festa di tutti i centri di aiuto alla vita, mentre Domenica 3 marzo, alle ore 20 a Villa Montalvo si terrà l’annuale cena di solidarietà per raccogliere i fondi per mandare avanti la nostra attività.
“Per noi di Forza Italia – continua Gandola – occorre superare la retorica dell’etica veterofemminista che millanta facili diritti al posto di precise responsabilità. Alla rappresentazione del «diritto all’aborto» deve essere contrapposto il «diritto alla maternità» ed il «diritto a nascere» del feto. La vera solidarietà sociale consiste nell’informare, sostenere ed accompagnare le donne, nei momenti più difficili e delicati della loro vita. Le donne comunque devono essere «aiutate», devono essere appoggiate e mai lasciate sole. Insieme al Cav che Brunella Bresci rappresenta insieme a decine di volontarie noi immaginiamo e lavoriamo per una Campi Bisenzio che sia una città a favore della vita e e per questo non possiamo che rigettare con fermezza qualunque atto che chieda di incentivare il diritto di aborto chiedendo addirittura l’indizione di concorsi pubblici per soli non obiettori di coscienza. Un atto vergognoso che sarà duramente contestato in consiglio comunale“.