Da qui la presentazione, insieme alla collega Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare, della Mozione per chiedere una profonda revisione del cartellone di iniziative da sviluppare in occasione della Festa della Patrona di Campi Bisenzio e per richiedere lo sviluppo di idonei festeggiamenti in occasione del 35° anniversario della beatificazione di Teresa Manetti che cadrà, tra appena due anni, nel 2021.
“Quest’anno nessun membro delle istituzioni campigiane si è accorto che sono ricorsi i primi vent’anni da quando il Consiglio comunale adottò l’atto di proclamazione della Bettina quale Patrona di Campi Bisenzio. L’atto – ricorda Gandola – fu approvato durante la seduta del Consiglio Comunale del 7 Dicembre 1999 accogliendo di fatto le richieste di una petizione popolare che aveva raccolto migliaia di firme tra i concittadini di Bettina. Tutto questo la dice lunga su quale sia l’attenzione dell’amministrazione comunale verso la festa della Patrona. Ma anche altre due circostanze hanno fatto letteralmente trasecolare il capogruppo azzurro: quest’anno il cartellone delle iniziative promosse dall’Associazione Bettina Onlus non è stato caricato sulla home page del Comune di Campi, bensì solo in una sezione secondaria, come se fosse una notizia secondaria e di scarso interesse e per di più la concelebrazione eucaristica si terrà Sabato 27, quattro giorni dopo la data del patrono. Tutto ciò è inammissibile – commenta Gandola – la festa della patrona deve essere rilanciata e resa un momento davvero unificante. Come ogni anno, poi, sono fioccate le polemiche dei cittadini dinanzi alla chiusura al traffico del centro storico e la chiusura di molti uffici pubblici. Tutto ciò, è ancora più comprensibile se in effetti la comunicazione lascia a desiderare ed il Comune non si rende vero co-promotore e incentivatore degli eventi in onore della nostra Santa Patrona.
Eppure – continua Gandola – in questi 20 anni, in occasione della Festa della Patrona, molte sono state le iniziative promosse: dal grande Mercato della Bettina con i negozi del centro aperti, alla premiazione del concorso nazionale di poesia. Di tutto ciò, però adesso non c’è più traccia e da qui nasce la Mozione presentata da Gandola e Quercioli: non è più possibile lasciare unicamente sulle spalle delll’associazione Bettina onlus tutta l’organizzazione dei festeggiamenti. Il Comune di Campi non può più limitarsi ad assegnare il patrocinio e corrispondere le risorse economiche necessarie per lo svolgimento dei festeggiamenti. L’amministrazione comunale unitamente alla Pro loco, deve tornare ad essere parte attiva nell’organizzazione del cartellone di iniziative, individuando idonee manifestazioni tali da richiamare tutta la Comunità che consenta lo sviluppo di un momento di concordia civica che valorizzi l’appartenenza identitaria ed il senso di Comunità. Anche la Pro loco, altrimenti, che senso ha se nemmeno si occupa di promuovere la festa del Patrono?
Per questo, al di là delle funzioni religiose di competenza del Comitato Celebrazioni, si sviluppino idonee manifestazioni cittadine da riprodursi successivamente in modo annuale che consentano alla festa della Patrona di diventare ciò che è in ogni comune italiano: un momento atteso di devozione ed una grande festa di popolo.
Nondimeno, considerato che tra appena due anni ricorrerà il 35° Anniversario della beatificazione della Bettina avvenuta il 19 Ottobre 1986 quando Papa Giovanni Paolo II allo stadio Franchi di Firenze beatificò suor Maria Teresa Manetti della Croce, con la Mozione presentata da Gandola e Quercioli si chiede di aprire, fin da subito, un tavolo inter istituzionale insieme al Comitato celebrazioni, la Pro Loco e le parrocchie campigiane per commemorare, in maniera adeguata, il 35° Anniversario della beatificazione.
Da qui la stoccata finale: in queste settimane l’amministrazione comunale è tutta impegnata a promuovere l’evento della Primavera dei diritti senza aver saputo richiamare nemmeno un ospite di livello. Quando si comprenderà che questi eventi politicizzati e di nicchia non producono alcun beneficio per il territorio ed il commercio cittadino? Abbiamo bisogno di riscoprire la nostra identità qui a Campi Bisenzio e la festa della Bettina, nostra patrona, deve tornare ad essere centrale nel calendario del nostro anno civile, il Comune se lo ricordi e dia una mano a raggiungere questo obiettivo”.