Operazione antidroga dei Carabinieri a Firenze e provincia: cinque le misure cautelari in corso di esecuzione da parte dei militari della compagnia di Borgo San Lorenzo, coordinati dalla procura della Repubblica del capoluogo toscano.
In particolare – scrive l’Ansa – il gip ha disposto tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e due misure dell’obbligo di dimora nei confronti di quattro albanesi e un italiano. Secondo quanto spiegato dai Carabinieri, l’indagine ha permesso di ricostruire l’attività di spaccio organizzata da due degli indagati e i loro canali di approvvigionamento, nonché individuare un’ulteriore rete di vendita dello stupefacente organizzata a livello familiare.
In carcere sono finiti due pusher, uno italiano e uno albanese, entrambi 25enni, che per l’accusa rifornivano le piazze di Sesto Fiorentino e Calenzano e il loro fornitore, 33enne albanese.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, i due 25enni sarebbero arrivati a spacciare 200 dosi di cocaina in 15 giorni. Per comunicare coi clienti usavano un linguaggio in codice senza mai nominare le sostanze stupefacenti, usando un unico telefono cellulare.
Le indagini hanno inoltre consentito di scoprire un altro traffico di droga a Sesto Fiorentino, portato avanti da un 36enne e dal padre 68enne, albanesi, entrambi sottoposti alla 36enne e dal padre 68enne, albanesi, entrambi sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora. L’anziano, in base quanto emerso, eseguiva le direttive del figlio, occupandosi delle consegne ai clienti.
Le indagini sono partite a seguito delle dichiarazioni di un consumatore di cocaina, sentito dai carabinieri nell’ambito di un altro filone d’indagine, conclusosi nel maggio del 2017 con alcuni arresti per traffico transazionale di sostanze stupefacenti.