“La leggerezza della battuta dell’amico e compagno Marco Furfaro in merito all’adeguamento dell’aeroporto di Firenze mi lascia stupefatto. Ricordo che, diversi anni fa, la segreteria nazionale dell’allora Pci già una volta intervenne con Occhetto sulla variante Fiat – Fondiaria causando un disastro politico che bloccò per decenni lo sviluppo della città, delegittimando un intero gruppo dirigente. Come è noto, per fortuna, la storia quando si ripete da tragedia si trasforma in farsa”.
Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “C’è poco da temere quindi per la realizzazione del programma di legislatura che la Regione Toscana si è dato e che ha confermato a più riprese – aggiunge Rossi – Per quanto mi riguarda andrò avanti su questa strada con decisione e fermezza”.
“Sorge tuttavia una domanda spontanea. Progetti di adeguamento degli aeroporti sono presenti in tutta Italia, a cominciare dalla vicina Bologna le cui ambizioni di sviluppo sono ben superiori a quelle che riponiamo noi per lo scalo di Firenze”, osserva Rossi.
“Leggo anche che Furfaro ha un incarico nazionale nel Partito Democratico come rappresentante dell’area che fa riferimento all’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Mi chiedo, quindi, cosa pensa riguardo al sistema aeroportuale di Milano dove, oltre a Malpensa e a Bergamo, continua ad essere in esercizio l’aeroporto di Linate come city airport – sostiene il governatore toscano – Insomma, un chiarimento si rende necessario”.
“Anche sui porti servirebbe una riflessione. A fronte dello sviluppo di Genova, Savona, La Spezia, Ravenna, Trieste, mi chiedo se l’impegno sul porto di Livorno debba essere solo una questione regionale oppure non debba essere un obiettivo condiviso da tutti”.
“A me la nuova segreteria nazionale del Pd piace – evidenzia Rossi – Ieri ho sentito il capo della segreteria politica di Zingaretti che mi ha assicurato che mi inviterà alla prossima Direzione nazionale come membro di diritto, in quanto presidente di Regione. In Direzione nazionale, se ne avrò l’occasione, dirò della necessità di promuovere una politica di investimenti per le infrastrutture a favore del Paese e della Toscana, senza indugi e ripensamenti, in coerenza con uno sviluppo ambientalmente compatibile, che porti a realizzare l’indicazione dell’economia circolare che l’Europa ci ha dato. Ad esempio rinunciando a realizzare l’inceneritore nella piana fiorentina come io sto cercando di fare”.
“Su questi temi non può non esserci una linea di indirizzo nazionale che renda riconoscibile il Pd e la sua vocazione a conciliare ambiente e sviluppo, lavoro e benessere, salute, natura e paesaggio – conclude Rossi – Conosco il compagno Morassut che nella nuova segreteria nazionale del Pd ha la delega alle infrastrutture. Apprezzo la sua esperienza amministrativa e la sua sensibilità su questi temi. Sono certo che comprenderà le ragioni profonde della sinistra di governo in Toscana”.
AdnKronos