Campi, Gandola (FI): “Mozione per rilanciare il restauro della Rocca Strozzi”

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Si valorizzi e rilanci il complesso monumentale della Rocca Strozzi attraverso una ricerca dei finanziamenti per procedere al restauro“.

È questa la richiesta che Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, ha formalizzato nella mozione depositata nei giorni scorsi, per interrompere una situazione di stallo che procede immutata dal 2002.

Nei giorni scorsi – ha commentato Gandolaaccompagnato dall’assessore Loiero sono andato a ispezionare gran parte del complesso della Rocca Strozzi: la torre medievale costituita da 5 piani fuori terra e un piano sottosuolo oltre l’annesso cortile per complessivi 26 vani, la fattoria, il fabbricato costituito da due piani, uno sottosuolo ed una soffitta per una consistenza di 12 vani nonché il magazzino tinaia. Per quanto riguarda la fattoria e la tinaia, i lavori di ristrutturazione per la collocazione delle teche per il Museo dei Gonfienti proseguono spediti anche se, rileggendo alcuni giornali dell’epoca, si  rimane sbalorditi: i lavori si prevedeva dovessero terminare entro e non oltre il 2007. Oggi, secondo le ultime promesse, massimo entro quest’anno si dovrebbe riuscire ad inaugurare il Museo. 

Il problema, invece – continua Gandolariguarda il corpo centrale della Rocca. Gran parte della costruzione risulta in cattivo stato di conservazione (come il camminamento di ronda) pur mantenendo i caratteri dell’impianto originale, rimanendo dunque  intatta la sua importanza sia sotto il profilo ambientale che sotto quello architettonico. Il punto è che fino ad oggi non è mai stata avviata una seria ricerca dei finanziamenti necessari al restauro e anche sulla futura destinazione della Rocca tutte è rimasto sempre molto vago. Certamente nascerà il Museo di Gonfienti, ma tutto il resto della struttura? Cosa potrà ospitare? Le ipotesi negli anni genericamente parlavano di realizzare un centro culturale-ricreativo; un luogo per mostre e manifestazioni, sede di rappresentanza per la celebrazione dei matrimoni civili, convegni e cerimonie importanti. La superfice utile totale per piano, comprese le torre ed esclusi gli annessi è di circa 118 mq. Oggi dobbiamo interrompere questa situazione di stallo, per questo a nome di Forza Italia ho presentato una specifica Mozione con la quale si richiede di attivare in sede regionale, nazionale ed europea, la ricerca delle risorse necessarie per procedere ad effettuare il restauro (occorrono tra i 5 ed i 10 milioni di euro); susseguentemente, avviare un percorso partecipativo che coinvolga la tutta la Città per definire quale funzione debba rappresentare la Rocca, nonchè sensibilizzare tutte le istituzioni del territorio (Presidente della Regione Toscana, Sindaco metropolitano e parlamentari toscani)  affinché siano essi stessi messi nelle condizioni di aiutare a raggiungere l’obiettivo di valorizzare e mettere finalmente in sicurezza l’antico compendio immobiliare simbolo della Città di Campi Bisenzio. 

Come noto, la Rocca Strozzi è di proprietà comunale da ben 17 anni ed è inaccettabile aver sprecato tutti questi anni senza mai aver avviato seriamente un organico progetto di riqualificazione e restauro nell’ambito di una intrapresa valorizzazione del patrimonio storico e artistico della nostra città.

A seguito dei pareri favorevoli dei vari enti preposti, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha infatti autorizzato, con decreto dell’8 Febbraio 2001 la cessione del compendio a trattativa privata al Comune di Campi Bisenzio ad un  prezzo pari a 416.667,00 euro. Per sostenere l’investimento il Comune ha assunto un mutuo in 30 rate semestrali ed il 29 Ottobre 2002 è avvenuta la formale stipula dell’atto di cessione formalizzando l’acquisto. 

Adesso, conclude Gandola, è tempo di riavviare i progetti di riqualificazione della struttura, una pratica fin da troppo tempo rimasta avvolta nella polvere nei cassetti dei nostri uffici comunali e nei sogni di tanti campigiani. Lo dobbiamo alla nostra storia e alla nostra identità per un pezzo di città che fu sede della Pretura, della caserma dei Carabinieri, carcere mandamentale e che oggi deve tornare inevitabilmente a nuova vita”.

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