Calenzano, solidarietà unanime ai lavoratori del Mercatone Uno

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Approvato all’unanimità. È stato compatto il Consiglio Comunale nell’esprimere solidarietà ai lavoratori del Mercatone Uno, attraverso un ordine del giorno presentato dalla Giunta Municipale e illustrato dal Sindaco Riccardo Prestini.

 

Nell’ordine del giorno si ripercorrono le vicende del Mercatone Uno, dalla crisi del 2015 alla gestione dei commissari del Ministero dello Sviluppo Economico, fino alla cessione alla ditta Shernon srl, fallita dopo appena 10 mesi lasciando 1800 lavoratori senza alcuna tutela. Di questi, 31 lavoravano nel punto vendita di Calenzano.

Con l’ordine del giorno approvato oggi il Consiglio Comunale esprime la propria solidarietà ai lavoratori, in particolare a quelli impiegati a Calenzano; chiede ai Presidenti di Camera e Senato di istituire una commissione di inchiesta sulle procedure legate alla cessione alla ditta Shernon Srl; al Governo e alla Regione Toscana di farsi parte attiva presso i Ministeri competenti per favorire soluzioni imprenditoriali private alternative, tali da garantire la continuità occupazionale; sollecita il Ministero dello Sviluppo Economico ad attivare la possibilità di risarcimenti per i clienti che hanno già pagato mobili che non potranno mai ritirare.

L’ordine del giorno si conclude con l’impegno da parte del Comune a sostenere tutte le attività messe in atto dai lavoratori, a mantenere un contatto costante con le organizzazioni sindacali e ad attivare misure di sostegno, anche economico, nei limiti delle competenze comunali.

Nel suo intervento il Sindaco Prestini ha ricordato l’impegno del Comune ai tavoli di crisi e negli incontri con i lavoratori e i sindacati: “tra le misure di sostegno che ho da subito proposto c’è la sospensione di eventuali pendenze che i lavoratori possono avere con il Comune, per tributi o tariffe, e l’attivazione di forme di microcredito”.

Questo ovviamente vale per i lavoratori residenti a Calenzano, che sono soltanto 7 su 31. Per questo il Sindaco si è impegnato a farsi parte attiva con gli altri Comuni di residenza dei lavoratori per replicare la stessa forma di aiuto.

“Questo è il tipo di aiuto che il Comune può dare – ha concluso Prestini – in attesa che venga formalizzata la cassa integrazione. Misura sicuramente più incisiva che però è prevista fino al 31 dicembre 2019. Rimane aperto il problema più preoccupante, che è quello della prospettiva occupazionale dei 1800 lavoratori della Shernon Srl”.

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