Aeroporto: Adf dice sì alla fusione con Sat

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L’assemblea straordinaria degli azionisti di Adf (presente il 95,33% del capitale), tenutasi oggi (lunedì 9 febbraio, ndr) a Firenze, ha votato all’unanimità a favore della fusione con Sat, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa. Il rapporto di cambio è stato fissato in 0,9687 azioni ordinarie Sat per ogni azione ordinaria di Adf: effettuata la fusione, Sat cambierà la propria denominazione in Toscana Aeroporti Spa, società quotata con sede legale a Firenze. La fusione rimane condizionata al rilascio dell’autorizzazione Enac al subingresso da parte di Sat nella titolarità della concessione aeroportuale di Adf.

Lo scorso 16 dicembre l’ente ha informato con una nota le due società che non si ravvedono elementi ostativi al passaggio delle rispettive convenzioni di gestione totale alla società risultante dalla fusione, ma a tutt’oggi l’autorizzazione non è stata ancora rilasciata. “Siamo in contatto con Enac – ha spiegato nel corso dell’assemblea l’amministratore delegato di Adf, Vittorio Fantiabbiamo avuto garanzie che i due certificati rimarranno come sono oggi”. Il presidente di Adf, Marco Carrai, ha espresso soddisfazione per il sì alla fusione: “Oggi abbiamo fatto un pezzo di storia importante per l’economia della regione”. “Abbiamo fatto un cambiamento decisivo nella storia della regione”, ha spiegato il governatore toscano Enrico Rossi, ricordando che “quando lo dissi 4 anni fa, che serviva una società unica, fiorentini e pisani mi spellarono vivo”. Oggi, ha aggiunto, la Toscana con questa fusione “si presenta come una regione aperta al nuovo, una regione di affari, ricerca e turismo, che senza un sistema aeroportuale adeguato non avrebbe futuro”. Per quanto riguarda il ricorso presentato da Enac contro il Pit regionale, che prevedeva una pista da 2000 metri e non 2400, Rossi si è detto fiducioso sul fatto che “la questione si risolverà nelle sedi giuste”. La Regione detiene il 5% di Adf. Soddisfatto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, secondo cui il Comune, che detiene il 2,18% della società, “ha votato sì con convinzione”, sostenendo che dalla fusione con Sat nascerà “un sistema aeroportuale toscano a grandi livelli di competitività: non siamo più nel medioevo, ma nella Firenze del terzo millennio”.

Fonte: Ansa

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