Il ministro Danilo Toninelli ieri era in ottava commissione (Lavori pubblici) al Senato e non ha perso l’occasione – scrive La Nazione – per bastonare l’aeroporto di Firenze.
La novità è che ha ufficialmente dichiarato lo stop allo scalo fiorentino insieme alla Tav, al passante di Bologna e all’autostrada della Gronda a Genova, tutte opere che devono essere sottoposte a project review.
Definizione coniata e finora applicata a quelle grandi opere progettate da decenni e ancora non realizzate, che mal si adatta allo scalo fiorentino il cui master plan è stato recentemente rivisto ed è appena passato al vaglio delle valutazioni di impatto ambientale dei ministeri competenti.
Non basta, il ministro ha poi letteralmente saltato a piè pari le risposte al pur incalzante ex viceministro ai trasporti Riccardo Nencini: “l ministro sostiene che l’aeroporto di Pisa è prioritario, ma nel Pna, il piano nazionale aeroporti, approvato dal Parlamento Pisa e Firenze sono un sistema integrato che ha come condizione ineludibile l’ampliamento della pista fiorentina“. Quel piano prevede che nel 2030 i passeggeri raddoppino in tutti gli scali italiani arrivando dagli attuali 160 a 270 milioni. In quella previsione – insiste Nencini – “l’unico aeroporto italiano che è autosufficiente è Malpensa”. Nessuna risposta anche sulla conferenza dei servizi già aperta, nè sul fatto che “la project review è di competenza dell’Enac che è – ha ribadito il senatore – organo tecnico dotato di piena autonomia“.
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