Il decreto decisorio del presidente della Repubblica, del 2012, sul ricorso proposto da Adf contro il decreto di Via (Valutazione d’impatto ambientale) 676 del 2003 per l’aeroporto di Firenze, “non risulta pervenuto alla Regione“. Lo ha dichiarato l’assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione presentata dal portavoce dell’opposizione, Claudio Borghi (Lega Nord).
L’interrogazione era dedicata al tema del progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze
Peretola, e in particolare “sul rigetto da parte del Presidente della Repubblica del
ricorso presentato da Adf nei confronti del decreto di Via 676 del 2003 del Ministero dell’Ambiente“, e “al mancato rispetto delle relative prescrizioni nell’ultimo master plan redatto da Toscana Aeroporti“.
Ceccarelli ha rilevato come “non sia stato necessario effettuare alcuna verifica di ottemperanza in relazione alle prescrizioni dettate nel decreto“. Secondo quanto spiegato, l’aeroporto di Firenze è “già stato oggetto di due precedenti procedimenti di compatibilità ambientale di competenza statale“.
L’assessore ha poi informato che il ministero dell’Ambiente ha reso noto che la commissione tecnica Via ha emanato il parere integrativo per il progetto del nuovo Master Plan 2014-2029. “Con questo atto – ha spiegato ancora – la commissione ha ribadito l’intero quadro prescrittivo“. Quindi il giudizio di compatibilità già espresso risulta “non variato“.
“Tutto si perde nel nulla e un decreto decisorio sparisce“, ha commentato Borghi, parlando di “basi marce. La somma di tutte le cose sbagliate e non comunicate non puo’ che dare un brutto risultato“.
Ansa