Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Maurizio Quercioli, candidato sindaco di Sesto Fiorentino sostenuto dalla coalizione Insieme.
“Rossi o Johnny Stecchino? Veramente a leggere il Piano regionale di sviluppo, riassunto da la Repubblica di ieri, qualche dubbio viene. Iniziamo dal capitolo “Piana”: ancora una volta per Rossi il problema del “catino” fiorentino è il traffico o “tciaffico”, come direbbe per Palermo uno dei personaggi del film di Benigni. Bene, il traffico veicolare urbano ed extraurbano è sicuramente fonte di un inquinamento preoccupante. Ma allora perché è stato ridotto il numero delle centraline per il rilevamento della qualità dell’aria? Perché il Registro dei tumori è rimasto fermo da dieci anni? E soprattutto perché la Regione non ha applicato il principio di precauzione, citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE), per il nuovo aeroporto e soprattutto per l’inceneritore di Case Passerini?”.
Sono le domande legittime che Maurizio Quercioli, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno a Sesto Fiorentino (per le liste Sesto Bene Comune e coalizione Insieme) rivolge al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla luce delle dichiarazioni di Rossi oggi in corsa anche per la poltrona di segretario nazionale del Pd.
“Certamente la realizzazione della tramvia e, voglio aggiungere, di una metropolitana di superficie efficiente che finalmente utilizzi i binari ferroviari sulla linea Pisa-Pistoia-Firenze – aggiunge Quercioli – darebbero un apporto importante nell’abbattimento dell’inquinamento da traffico. Ma se si continuerà ad optare per una tecnologia vecchia, rigida, diseconomica e soprattutto pericolosa per la salute umana com’è l’incenerimento di rifiuti, la qualità dell’aria che respira la gente nel catino fiorentino non migliorerà sicuramente. Se infine leggiamo il capitolo “Difesa del suolo” allora Rossi-Johnny Stecchino diventa grottesco quando afferma che entro il 2020 il consumo di suolo dovrà arrestarsi e diventare marginale in questi cinque anni, puntando sul recupero dell’esistente. Vogliamo parlare del nuovo aeroporto con la pista di 2500 metri da realizzare su un’area a rischio idraulico, quando abbiamo già un aeroporto intercontinentale a Pisa già collegato a Firenze dalla ferrovia? Oppure di quello che si intende fare nell’area di Castello contesa tra diversi famelici appetiti per costruire, costruire, costruire. Come è possibile pensare di affidarsi ancora a questo ceto politico? L’unica possibilità è quella di eleggere a Sesto Fiorentino il 6 giugno un sindaco che, libero da qualunque cambiale politica come il sottoscritto Maurizio Quercioli, sia libero di fare solo gli interessi dei cittadini, questa rappresenta una speranza a cui non possiamo rinunciare”.