Aeroporto, Nardella: “Vogliamo uno scalo che sia all’altezza del mercato internazionale”

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“All’amico e collega Merola dico: caro Virginio stai sereno, l’aeroporto a Firenze lo facciamo”. Il sindaco Nardella – scrive La Nazione – risponde per le rime al primo cittadino bolognese Merola che mercoledì lo aveva attaccato dal palco del convegno organizzato da Regione Emilia Romagna e Città Metropolitana, dicendo di avere “evidentemente qualche problema con Nardella” e che per risolverlo si “affida alle capacità di mediazione di Bonaccini” presente in sala: “Quello che ci divide ci può unire – spiega Merola – E quindi il nostro Appennino, con una politica comune di turismo, agriturismo, benessere e wellness, può diventare attrattivo a vantaggio delle due regioni e delle due città metropolitane”. In verità Virginio Merola ha le idee chiare: trasformare il Marconi nel polo aeroportuale del centronord, lo scalo dell’Appennino. Oltre al treno Tav che collega Firenze e Bologna in poco più di 30 minuti, ci sarà il ‘people mover’ che traghetta utenti e valigie verso le piste. Per Palazzo d’Accursio, insomma, tutto sarebbe pronto per elaborare un patto insieme.

Peccato che il sindaco fiorentino Dario Nardella tirato in ballo da Merola, non sia affatto d’accordo. La casacca è la stessa, quella del Pd, le strategie no. E così il sogno di Merola si è infranto sbattendo dui portoni di Palazzo Vecchio. “I bolognesi – dice Nardella – hanno le loro ambizioni, ma noi abbiamo le nostre”. Sull’aeroporto di Peretola “il nostro progetto non cambia: noi vogliamo uno scalo che sia all’altezza del mercato internazionale”. E qui il sindaco lancia addirittura la sfida a Bologna visto che sottolinea, poi «vedremo chi sarà più al passo con la competizione”. Certo, aggiunge, “Bologna è più avanti con il suo aeroporto, ma noi dobbiamo dare una risposta alla Toscana prima di tutto e soprattutto ai turisti che vogliono venire in Toscana e a Firenze e non a Bologna”.
Insomma dell’asse Firenze-Bologna sull’aeroporto non se parla proprio. Meglio dialogare sul turismo. Ma anche qui, Firenze docet. “Il patto per l’Appennino? Accetto il ramoscello di ulivo per lavorare insieme. Nel 2016 – sottolinea Nardella – è assurdo che le città si facciano la guerra ed è giusto collaborare e trovare alleanze forti nell’interesse dei nostri cittadini e delle nostre imprese”.

Per questo, annuncia Nardella, «spero di fare presto un incontro sull’Appennino, a metà strada, in modo da mettere insieme quelli che sono i progetti più importanti che possono dare un vantaggio sia ai fiorentini che ai bolognesi». Del resto, spiega il sindaco del giglio, “Firenze e Bologna sono le uniche due città metropolitane confinanti, quindi se c’e’ questa disponibilità noi la raccogliamo”. Tutto bene con il però di turno. Nardella, infatti, ribadisce che sull’aeroporto non c’è strada per intavolare una discussione. Così scatta il paletto: “Fermo restando che sull’aeroporto ognuno si gioca la sua partita, noi giochiamo la nostra e siamo fiduciosi”. Si parlerà di tutto meno che di aerei, insomma, e di probabilmente anche il calcio sarà una nota dolente. Nardella chiude infatti con una battuta: “Se poi la mettiamo sul piano calcistico la Fiorentina è messa molto meglio del Bologna e quindi anche da questo punto di vista non temiamo rivali”.

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