Aeroporto, pista da 2.400 metri pronta per il G7 del 2017

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“Non esiste una alternativa alla nuova pista di Peretola, se non il rapido sprofondare nella crisi per Firenze e l’intera area metropolitana“. “Se dopo la Valutazione di impatto sanitario, che ha dato esito positivo, la Valutazione di impatto ambientale del ministero sarà positiva, come ci auguriamo, ci sono tutte le condizioni perché il Consiglio regionale riveda la decisione sulla lunghezza della pista, fissato da noi in 2.000 metri“. a dirlo sono il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli in occasione della tavola rotonda sugli sviluppi dello scalo Amerigo Vespucci moderata dal direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini.

All’evento, tenutosi martedì 27 ottobre in piazza della Repubblica a Firenze, erano presenti anche il presidente di Toscana Aeroporto Marco Carrai, il presidente di Enac Vito Riggio, il vice presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori e la segretaria della Camera di Commercio Paola Galgani.

Secondo Vito Riggio ci sono i tempi tecnici per inaugurare la pista da 2.400 metri entro il G7 di fine 2017. Con la nuova pista, ha spiegato il presidente Enac, ci saranno meno rumore e meno smog e più sicurezza ed operatività. I voli, inoltre, non passeranno su Prato “se non ad altezza oltre i mille metri”. “Il ministero dell’ambiente ha sessanta giorni per dare il parere dai primi giorni di novembre e spero che arrivi entro l’anno – ha aggiunto Riggio -. A quel punto si passerà subito alla conferenza dei servizi e tra primavera e giugno è ragionevole che l’iter autorizzativo sia finito“.

Per quanto riguarda i finanziamenti statali, Marco Carrai ha gettato acqua sul fuoco: “C’è l’impegno dello Stato per 150 milioni di euro, noi auspichiamo che queste risorse arrivino“.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, infine, ha difeso la crescita dell’aeroporto: “Era nel mio programma votato dal 60% dei fiorentini, migliorerà la situazione di Peretola, Brozzi e Quaracchi. E non si avranno più i danni, anche di immagine, per i voli dirottati. Confido in un esito positivo della Valutazione di Impatto Ambientale che tenga conto anche del Polo Scientifico“.

STEFANO NICCOLI

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