Stanno facendo discutere, e non poteva essere altrimenti, le parole pronunciate dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sullo sviluppo dell’aeroporto di Firenze durante il Consiglio regionale di martedì 8 marzo. Dopo la presa di posizione di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia, ecco quella di Elisa Tozzi, consigliera regionale di Toscana Domani:
“Anche nell’ultima seduta del Consiglio Regionale si è parlato per ore dell’aeroporto di Peretola senza, ovviamente, alcun costrutto. Prima un’interrogazione, poi una mozione. Lo facciamo, in pratica, tutte le volte che ci riuniamo. Eppure Peretola è sempre la stessa. Come cantava Pieraccioni? Firenze l’è un po’ stretta e ‘un ci si può atterrare… Peretola è un giochino e non si può allargare.
Stavolta – si legge in un comunicato stampa – abbiamo discusso anche un atto che rimanda addirittura al rispetto di prescrizioni che risalgono al 2003. E’ cambiato il mondo, in 20 anni, ma noi siamo sempre fermi allo stesso punto. E lo siamo perché purtroppo se ne è fatta una questione di campanilismo tra Pisa e Firenze, avvantaggiando così Bologna, quando invece, almeno a parole, la maggioranza delle forze politiche regionali parrebbe concorde nel sostenere lo sviluppo integrato dei due scali. Lo dice il Pd ma lo dice anche tutto il centrodestra, almeno dal 2018, quando unitariamente Lega, FdI e Forza Italia presentarono un ordine del giorno sul tema.
Tutti diciamo, tutti (o quasi) vogliamo ma gli obiettivi non si raggiungono. E non si raggiungono anche perché Giunta e maggioranza non riescono a programmare adeguatamente. Non c’è ancora, per esempio, un Piano regionale di sviluppo vigente, perché la Giunta il PRS 2021-2025 non l’ha presentato. E siamo già al 2022. Si dirà, ma c’è il PNRR. Ma possiamo basare lo sviluppo regionale su piani calati dal livello nazionale? Piani che tra l’altro hanno in gran parte disatteso le richieste della Toscana, in termini di infrastrutture necessarie a imprese e cittadini?
Se continuiamo con dibattiti “mordi e fuggi” non arriveremo mai a niente. Dovremmo ragionare di sviluppo regionale complessivo – integrandolo con le previsioni del PNRR – nel cui quadro inserire organicamente i vari progetti di sviluppo infrastrutturale specifici, Peretola compresa. E invece in quest’aula in cui si parla, parla, parla, abbiamo sempre potuto ragionare ben poco, se non per nulla: ai consiglieri regionali non è stato presentato neppure un dossier, sui progetti avviati in Toscana. Mentre i Comuni sono lasciati a se stessi nella progettazione. Per citare un altro brano, “Anche per oggi non si vola”, come cantava Gaber“.