Sinistra per Calenzano si esprime sull’estensione del bando di finanziamento per la forestazione urbana nell’ambito della strategia regionale “Toscana Carbon Neutral” e al contemporaneo progetto “Piantiamolo!” del Comune di Calenzano che chiede il contributo dei cittadini.
“In questi giorni l’amministrazione comunale di Calenzano pubblica il bando per la “forestazione” urbana, richiedendo a tale scopo il contributo monetario di cittadini ed associazioni per piantare alberi in aree pubbliche (con costi piuttosto rilevanti per ciascun albero), e contemporaneamente la Regione Toscana proroga i termini per la partecipazione dei comuni al bando Carbon Neutral, che prevede la possibilità di finanziare progetti di forestazione urbana per un massimo di 400.000 euro.
Facciamo un po’ di chiarezza e smettiamola di cambiare il nome alle cose: il bando “piantiamolo!” del Comune di Calenzano riguarda il verde di arredo urbano, e non risponde alle esigenze da noi evidenziate sulla possibilità di dar vita a progetti per la forestazione urbana. Si tratta di propaganda dal respiro corto, che viene messa ancor più in evidenza dalle proposte contenute nel POC, dove si vanno ancora ad occupare altre zone vergini ed il verde è ridotto a piccole fasce, praticamente assente.
Di progetti di forestazione urbana non ci risulta l’esistenza: possibile quindi che non si avverta questa pesante contraddizione, non si abbia la sensibilità di capire che occorre lavorare seriamente su tutte le possibilità che consentano di accedere a finanziamenti pubblici, anche molto consistenti, prima di arrivare a chiedere soldi ai cittadini?
Non dovrebbe essere necessario ricordare che tutte le categorie e gli strati sociali vivono un periodo di grandi difficoltà, destinate purtroppo ad aumentare esponenzialmente. Si pensa davvero che sia possibile, per una cittadina di meno di 20.000 abitanti, finanziare la piantumazione di 350-400 alberi al costo di 150 euro l’uno reperendo questi fondi da finanziamenti privati, attraverso un bando, in questo momento? Non si rischia un buco nell’acqua?
Dimostrare in questo periodo la propria sensibilità, lavorando seriamente a progetti pubblici e raggiungendo inoltre gli obiettivi necessari per abbattere l’inquinamento, darebbe prova di aver compreso lo sbaglio commesso chiedendo contributi ai cittadini, quando le risorse anche private andrebbero adesso indirizzate, senza alcuna demagogia, al sostegno delle persone più bisognose persino nelle proprie esigenze primarie.
In sintesi, potremmo chiedere questo: “piantiamola” di giocare con le parole e lavoriamo a progetti seri, richiamando la nostra comunità intorno ad obiettivi giusti e solidali. Questo dovrebbe fare un’Amministrazione che ha un progetto ed una visione per la nostra città”.